venerdì 31 ottobre 2008

INTERVISTA A COSSIGA.




PUBBLICATO SU CONSIGLIO DI MO

Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli Atenei!
Monday 27 October 2008
Qui, davvero, ogni commento è inutile. Semplicemente agghiacciante!

Andrea Cangini - Il Resto del Carlino del 23/10/08

- Presidente Cossiga, pensa che minacciando l’uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende, se ritiene d’essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo.
Ma poiché è l’Italia è uno Stato debole, e all’opposizione non c’è il granitito Pci ma l’evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà quantomeno una figuraccia».

- Quali fatti dovrebbero seguire?
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno».

- Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito…».

- Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle
università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto,e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».

- Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene
delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e
carabinieri».

- Nel senso che…
«Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale.
Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano».

- Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti>>.

- Presidente, il suo è un paradosso, no?

Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì.
Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».

- E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero.
«Balle, questa è la ricetta democratica:
spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio».

- Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà ad insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse
che le Brigate Rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».

- E’ dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».

- Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama…».

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