venerdì 30 dicembre 2011

IL 2012 SARA' NOIOSO

HO SCATTATO QUESTA FOTO IL GIORNO DI S.STEFANO SULLA SPIAGGIA DI FOLLONICA....OVVIAMENTE QUELLA DAVANTI E' L'ELBA ....

IL TITOLO E':
UN ANNO STA TRAMONTANDO MA IMMEDIATAMENTE NE SORGE UN'ALTRO.....

CHE BARBA!!!

lunedì 19 dicembre 2011

CALENDARIO 2012

EH...FORSE DIVENTARE VECCHI VUOL DIRE (E NN C'E' NEL SONDAGGIO)
APPARIRE NEL MESE DI APRILE NEL CALENDARIO DELLA PARROCCHIA....

L'ANNO E' IL 71. SI POSSONO RICONOSCERE TUTTI

mercoledì 14 dicembre 2011

RINGIOVANIRE 10 ANNI

GUARDATE IL GODIMENTO DEL MICK.....DOPO 10 ANNI DI NUOVO SOTTO LE 4 ORE

domenica 11 dicembre 2011

In difesa del pluralismo della TV

PUBBLICO INTEGRALMENTE LA LETTERA DI AVAAZ....POTETE ESSERE D'ACCORDO O NO...POTETE VOTARE O NO ....AHHH A PROPOSITO AVETE VOTATO IL SONDAGGIO SULLA VECCHIAIA???


Cari amici,

E' vergognoso: mentre noi dovremo salvare l'Italia con una manovra lacrime e sangue, Berlusconi e altri operatori si arricchiranno appropriandosi delle frequenze della tv digitale gratis! Sta a noi fermare questo scandalo e costringere il Ministro Passera ad agire ora.

Prima di lasciare il potere Berlusconi ha regalato le frequenze della tv digitale a Mediaset e alla Rai rubando miliardi di euro dalle casse dello stato! La protesta sta montando e in molti chiedono al Ministro Passera di cancellare questa misura oltraggiosa e di avviare subito un'asta pubblica.

Il nuovo Ministro è sensibile all'opinione pubblica - in molti dicono che ha mire da futuro Presidente del Consiglio - e noi possiamo fare la differenza: convinciamolo a intervenire ora per difendere il pluralismo dei media e restituire così miliardi di euro alle casse dello stato. Clicca sotto per mandare il tuo messaggio e fai il passaparola:

http://www.avaaz.org/it/no_tv_gratis/?tta

Silvio Berlusconi ci ha lasciato con una delle misure più pericolose: ha garantito a Mediaset, la tv di sua proprietà, il quasi monopolio della tv commerciale, con conseguenze nefaste per il pluralismo dell'informazione per molti anni a venire. Invece di organizzare un'asta competitiva come ci ha chiesto l'Europa, il governo di Berlusconi ha regalato le frequenze della tv digitale attraverso un sistema a punti, chiamato beauty contest, che premia le aziende con più risorse... E Mediaset ha vinto!

Sky ha denunciato questo sistema e se ne è chiamata fuori, chiedendo al nuovo governo d'intervenire. Le tv locali stanno procedendo per vie legali e molti giornali e partiti politici stanno chiedendo al Ministro Passera, responsabile per le comunicazioni, di cancellare questa misura vergognosa e di organizzare un'asta pubblica che garantisca il pluralismo e la competizione includendo così tutte le tv. Le casse dello stato ci guadagnerebbero tantissimo: per la Gran Bretagna si stima un incasso di 24 miliardi di sterline, e noi potremmo arrivare fino a 16 miliardi di euro!

Il governo sta chiedendo agli italiani enormi sacrifici per superare questa crisi, e un'asta pubblica delle frequenze tv potrebbe risparmiare quelli più in difficoltà: dimostriamo al Ministro Passera che l'opinione pubblica esige equità e pluralismo. Manda ora il tuo messaggio e dillo a tutti!

http://www.avaaz.org/it/no_tv_gratis/?tta

La nostra comunità ha combattuto con tutte le sue forze contro le leggi e i bavagli liberticidi di Berlusconi. Ora che non è più al potere potremmo soffrire la sua eredità per molti anni a venire, con conseguenze pericolose per il mercato della tv e per il pluralismo e il nostro diritto a essere informati. Vinciamo anche questa battaglia e facciamo sì che la nostra democrazia abbia un sistema televisivo giusto ed equilibrato.

Con speranza e determinazione,

Giulia, Luis, Emma, Pascal, Ricken, Alice, Gianluca e tutto il resto del team di Avaaz

Più informazioni

La Repubblica: "Lo scandalo delle frequenze"
http://www.repubblica.it/politica/2011/12/07/news/lo_scandalo_delle_frequenze-26206984/index.html?ref=search

Il Fatto quotidiano: "Frequenze tv: il governo fermi il beauty contest"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/07/frequenze-governo-fermi-beauty-contest/175792/

La Repubblica: "Tv, quel regalo da 16 miliardi"
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=17P3I8

Corriere della Sera: "Frequenze tv, lo strappo di Sky: tempi incerti, niente gara"
http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/01/Frequenze_strappo_Sky_Tempi_incerti_co_9_111201092.shtml

La Repubblica: "Frequenze tv, monta la protesta trasversale"
http://www.repubblica.it/politica/2011/12/06/news/frequenze_tv_gratuite_monta_la_protesta_trasversale-26195158/

Corriere dell'Informazione: "Possibili risvolti politici: Monti al Quirinale e Passera premier"
http://www.corriereinformazione.it/2011120715816/politica/governo-possibili-risvolti-politici-monti-al-quirinale-e-passera-premier.html

CHI SIAMO
Avaaz.org è un'organizzazione no-profit e indipendente con 10 milioni di membri da tutto il mondo, che lavora perché le opinioni e i valori dei cittadini di ogni parte del mondo abbiano un impatto sulle decisioni globali (Avaaz significa "voce" in molte lingue). I membri di Avaaz vivono in ogni nazione del mondo; il nostro team è sparso in 13 paesi distribuiti in 4 continenti e opera in 14 lingue. Clicca qui per conoscere le nostre campagne più importanti, oppure seguici su Facebook o Twitter.

LIQUIRIZIA


VISTO CHE VENERDI SERA AVEVA RAGIONE IL MICK MI SEMBRA DOVEROSO POSTARE UN CNPASTE DA WIKIPEDIA SU QUESTA PIANTA


La liquirizia (Glycyrrhiza glabra, L. 1758) è una pianta erbacea perenne alta fino a un metro appartenente alla famiglia delle Leguminose.è una erbacea  rustica, cioè resistente al gelo, e cresce principalmente in terreni calcarei e/o argillosi. La pianta sviluppa un grosso rizoma da cui si estendono stoloni e radici, lunghi due metri. Della liquirizia vengono usate le radici di piante di tre-quattro anni, raccolte durante la stagione autunnale ed essiccate.
La liquirizia era una pianta importante nell'antico Egitto, in Assiria e in Cina, era già nota nell'antica medicina greca ma solo nel XV secolo è stata introdotta dai frati domenicani in Europa. Come risulta dal primo erbario cinese, in Asia la liquirizia viene utilizzata da circa 5.000 anni ed è una delle piante più importanti. I medici cinesi la prescrivono da sempre per curare la tosse, i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari.
La liquirizia è utilizzata in erboristeria e nella medicina cinese, in cucina per la preparazione di dolci, caramelle e tisane ed infine è utilizzata come additivo per le sigarette insieme al cacao. La tradizione popolare annette alla radice di liquirizia diverse proprietà farmacologiche: digestiva, antinfiammatoria, depurativa, diuretica e protettiva della mucosa. Le foglie dalle proprietà cicatrizzanti, antibatteriche e antinfiammatorie vengono usate fresche.
Il principio attivo più importante della liquirizia è la glicirrizina che le conferisce un'azione antinfiammatoria e antivirale. Inoltre è più dolce del saccarosio. La moderna ricerca cerca di trarne vantaggio per nuove prospettive terapeutiche: terapia dell'ulcera, malattie croniche del fegato,e prevenzione di gravi malattie autoimmuni.
La liquirizia, comunque, va assunta saltuariamente, facendo attenzione a non superare il dosaggio di mezzo grammo al giorno di glicirrizina (cosa che può capitare assumendo caramelle alla liquirizia o lassativi ricchi di estratti di concentrati di liquirizia). La glicirrizina, infatti, ha effetti collaterali sull'equilibrio dei sali minerali nel corpo;  può provocare ritenzione idrica, aumento della pressione, gonfiore al viso e alle caviglie, mal di testa e astenia. 

QUESTO INVECE E' ELICRISO "HA SOLO ODORE DI LIQUIRIZIA"

sabato 10 dicembre 2011

GRANDE ATTESA X LA PARTECIPAZIONE DEL MICK JIM ALLA 15° MARATONA DI REGGIO
...AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA...
nell'era geologica dello schiavismo inconsapevole e legalizzato........ mi sembra doveroso pubblicare questa foto di quasi un secolo fa.........e nn posso fare a meno di notare che almeno loro avevano il sogno!

giovedì 8 dicembre 2011

BED IN

The following photographs are previously unseen images of John Lennon and Yoko Ono during their "Bed In" for peace at Montreal's Queen Elizabeth Hotel in June 1969. Here, Tommy Smothers, an unknown friend, John Lennon, Yoko Ono, Rosemary Leary and Timothy Leary.
CUTNPASTE DA TIME MAGAZINE

In 1969, Stephen Sammons was a 20-year-old aspiring photographer living in Montreal. A friend of his worked at an avant-garde film magazine and had scheduled an interview with the artist Yoko Ono, who was in town with her husband John Lennon to host a “bed-in” for peace. Sammons was invited to come along and take photos.
Lennon and Ono had already hosted one bed-in while on their honeymoon in Amsterdam earlier that year. Modeled after a sit-in, the famous couple sat in their bed for hours and talked about the need for world peace. Lennon would later recount the experience in the lyrics to the Beatles’ song “The Ballad of John and Yoko.”
“It was a very interesting, cool sort of scene,” Sammons recalls. Lennon and Ono occupied a suite of rooms at Montreal’s Queen Elizabeth Hotel and dozens of friends, journalists and other hangers-on—including Timothy Leary and comedian Tommy Smothers— dropped by throughout the day to visit. Sammons stayed all day long and says he doesn’t remember seeing Lennon or Ono ever get out of bed. “And then sometime in the afternoon, Lennon started writing this song,” he says. “He scribbled down the song lyrics and then started playing the tune.”
The song was “Give Peace a Chance.” Lennon reportedly wrote it in 15 minutes, or as journalist Dave Patrick put it in a 1969 article for Canada’s Weekend magazine, “just slightly less than the time it takes you or me to write out the grocery list.” He wanted to record song right then and there, so he wrote out the lyrics on large pieces of posters and asked his manager, Derek Taylor, to scrounge up some recording equipment.
Taylor had a portable sound system flown in from Toronto. Tommy Smothers found someone to loan him a guitar, and everyone scrambled to secure a local band to play back-up on Lennon’s impromptu track. It’s not easy to find a group of musicians on a moment’s notice, not even if you’re a Beatle. In the end, some local Hare Krishnas volunteered their services. “There was just Lennon and Smothers on guitar and a local DJ on tambourine,” says Sammons. “As far as I recall, the actual bass drum was someone kicking the bedroom door. And then everybody in the room joined in and sang the chorus.” Everybody, including the young photographer. “To be on a John Lennon record with no ability to sing is rather extraordinary,” he says.
Sammons remembers Lennon as “a very down to earth character,” although the only time he spoke with the Beatle directly was when Lennon asked him to move out of the way. “I was standing in his sightline to one of these large cardboard placards he’d written the lyrics on, and he shouted at me, ‘Get out of the way, Englishman!’ I thought, well, this is a bit rich.”
At home that night, Sammons developed his photographs of the concert. Only then did he realize that he’d witnessed something historic. He sold his pictures to Weekend (they accompanied the article quoted earlier)—his first major assignment as a photojournalist. Today, Sammons says he never listens to “Give Peace a Chance.” In fact, he’s never seen the video footage that exists of the recording. But he still remembers the day with fondness. “It was an extraordinary event,” he says. “There we were in a hotel room with John Lennon. It was an extraordinary event that still seems a bit surreal.”

L'EDITORIALE


Senza peli sulla lingua

I sacrifici e le caste 

DA IL VERNACOLIERE DICEMBRE 2011

Passata l’immediata festa popolare per la fine del governo Berlusconi, ora di popolare ci resta il sacrificio. I sacrifici, anzi. Le famose “lacrime e sangue” che sempre gli stessi devono versare. Gli stessi, il solito popolo di chi lavora e già paga ma ogni volta è chiamato a ripagare.

Un tempo ci facevano pagare per la patria – le guerre della patria – oggi si paga per il capitalismo finanziario, per sostenere le più varie speculazioni delle grandi banche e dei cosiddetti liberi mercati, per mantenere in piedi i privilegi dei pochi a spese dei tanti.

Che pochi non sono, invero, essendo ormai diventati schiere i membri delle varie consorterie e delle tante caste di potere. E mica solo caste civili, a partire da quelle politico-rappresentative fino a quelle finanziarie e giudiziarie e via e via nel gran conto di quanti han da godere dei tanti vantaggi della “posizione”, da far pagare a chi l’unica posizione può solo tenerla a buco ritto.

Anche militari e religiose sono, quelle caste. Che ci costano anch’esse patrimoni enormi, per mantenerle in piedi con tutto il vasto mondo d’interessi che ci ruota intorno.

Sui costi militari c’è stata proprio di recente sulla “Repubblica” un’inchiesta in cui si è letto che per esempio nel 2010 l’esercito, seppure fatto di sole truppe volontarie, ci è costato 50mila euro al minuto, ovvero 72 milioni al giorno, per quasi 27 miliardi l’anno. “Una spesa di quattro volte superiore rispetto ai fondi destinati alle università”, tanto per capire meglio cosa ci costa un apparato di 190mila militari (in Inghilterra sono 177mila e 226mila in Francia) in cui il numero dei comandanti  – 98mila fra ufficiali e sottufficiali, con ben 600 generali a fronte dei 900 degli Stati Uniti – supera quello dei comandati.

Con un’Italia piazzata così all’ottavo posto nel mondo per spese militari, tra l’altro con un miliardo e mezzo l’anno destinato a far le guerre all’estero chiamandole missioni di pace, ché a noi di far le guerre è proibito sulla carta, quella costituzionale.  E nell’immenso affare di produzione e acquisto d’armi si segnala anche il progetto di spendere 15 miliardi per 131 nuovi cacciabombardieri, da impiegare ovviamente nel portare la nostra occidentale civiltà con le solite pacifiche missioni nelle barbare terre musulmane. Mentre le 19 Maserati blindate ultimamente acquistate dal Ministero di La Russa a 100mila euro l'una servono a portare a giro gli ufficiali di gran rango, magari per andare e venire dai lussuosi vasti alloggi con la colf riservati ai 44 fra generali ed ammiragli.  

E le spese per la Chiesa, poi. La sempre bisognosa Chiesa vaticana, che oltre ai vari contributi per le sue scuole ed università riceve dallo Sato italiano più di un miliardo l’anno con l’otto per mille delle nostre tasse (contributo in gran parte estorto per legge anche a chi non esprime preferenze nella destinazione di quell’otto).

Non solo: il Vaticano è esentato anche dal pagare l’Ici su tutti i suoi edifici di culto e su quasi tutti quelli di lucrosissima attività commerciale (un’infinita quantità di case di cura, palazzi, scuole, negozi, garage, capannoni ed altro, ovvero il più grande patrimonio immobiliare del mondo, stimato in circa un miliardo di metri quadrati per un valore approssimativo di mille e duecento miliardi di euro, dichiarati all’Ici solo nel dieci per cento dei casi), la cui tassazione completa renderebbe invece sei miliardi a dir pochino.

Tassazione di cui però non s’è sentito minimamente parlare fra le varie misure di “rigore ed equità per tutti” annunciate da Monti per affrontare la gravissima situazione di bilancio, come non s’è sentito assolutamente parlare di dare infine anche una bella e significativa botta alle faraoniche spese militari, per le quali anzi s’annunciano nuovi rifinanziamenti.

E c’è da capirlo, il parco e severo premier Mario Monti. Il suo governo essendo fatto non solo di stimati professori e di organici sostenitori delle politiche bancarie (non a caso è stato definito “governo delle banche”), ma essendo composto anche di preclari cattolici devoti e di osservanti cultori – c’è da giurarlo – dell’amor patrio ancorché in armi.

Un governo certo migliore, nella forma, del gran circo berlusconiano di nani e ballerine, ma nella sostanza chiamato anch’esso a far pagare ai soliti – come si diceva – i danni che anche quel circo ha procurato, con l’aver fra l’altro istituzionalizzato la mano libera a speculatori e corruttori, evasori fiscali e profittatori d’ogni tipo, nonché protettori anch’essi di santa madre chiesa, di benedetta mano militare e di sacrosanti benefit bancari.
 

Mario Cardinali

martedì 6 dicembre 2011

5° COMPLEANNO

SI. MI SEMBRA IERI MA SONO GIA' PASSATI CINQUE ANNI DA QUANDO HO DECISO DI CONDIVIDERE CON VOI QUELLO CHE FACCIO E CHE MI PASSA X LA TESTA.

CONFESSO CHE FINO A QUALCHE GIORNO FA AVEVO CONSIDERATO L'OPZIONE DI CHIUDERE I BATTENTI X MANCANZA DI VOGLIA E DI TEMPO. MA DOMENICA MATTINA FACENDO UN PASSAGGIO OBBLIGATO ALLA SAGRA DEL SUPERZAMPONE HO INCONTRATO TRE PERSONE CHE MI HANNONO CHIESTO L'INDIRIZZO WEB DEL BLOG E ALLORA MIONO DOVUTO RICREDERE. D'ALTRA PARTE FACENDOLO PER PURO CAZZEGGIO , PENSO DI NN DOVERLO MAI CONSIDERARE COME UN "IMPEGNO" E LA MIA VECCHIAIA GALOPPANTE NN PUO' IMPEDIRMI TUTTE LE IRONIE E LE CAGATE CHE GIRONZOLANO NELLA MIA MENTE.

E' PUR VERO CHE CON LA CADUTA DI SUPERSILVIO HO PERSO UNA GRANDE FONTE DI ISPIRAZIONE, MA CONFIDO CHE QUESTO NUOVO GOVERNO TECNICO/MASSONE POSSA DELIZIARCI CON QUALCHE SPRAZZO DI GLORIA SU CUI URLARE VENDETTA.
LA CONSAPEVOLEZZA CHE X AVERE QUESTO ESECUTIVO SI SIANO ANDATI A CERCARE GLI ULTIMI CAVILLI COSTITUZIONALI IN GRADO DI DARGLI UNA PARVENZA DI DEMOCRATICITA' E' CMQ MITIGATA DALLE NUOVE NORME ECONOMICHE CHE NN POSSONO NON VEDERMI FAVOREVOLE.
IN PRIMIS XCHE' LA MERDA PUO' ARRIVARE SOLO FINO AL COLLO DOPO.... E' UN CASINO!
CONFIDO CHE LA DIREZIONE PRESA DELL'ELIMINAZIONE DEL CONTANTE SIA UNO STEP E CHE SI ARRIVI PRESTO ALLA "MONETA VIRTUALE".
SPERO CHE LA PRIMA MODIFICA COSTITUZIONALE RIGUARDI IL PRELIEVO FISCALE CHE DOVRA' ESSERE EFFETTUATO SUL "GUADAGNO" E NN + SUL REDDITO.
CON QUESTI DUE OBIETTIVI POTREMO ELIMINARE IN MODO RADICALE EVASIONE E TANGENTI, DENARO SPORCO E DI CONSEGUENZA COLPIRE IN MODO DIRETTO TUTTE QUELLE FORME DI "MAFIA" CHE ASSILLANO LA NS VITA TUTTI I GIORNI.
IO NN SO SE SARA' MEGLIO O PEGGIO...SONO SICURO PERO' CHE SARA' + EQUO.
SONO SINCERAMENTE SPAVENTATO DALLE NORME CHE REGOLANO I DIRITTI DEI LAVORATORI E CHE DOVRANNO ESSERE STEMPERATE DALLA FORNITURA DI SERVIZI + ADEGUATI ALLA PAROLA "STATO"
UTOPIA ? CERTO! NE SONO SICURO.  MI SPIACE MA ORAMAI IL POPOLO E' DEPRESSO E DEMORALIZZATO NEL VEDERE VANIFICATI TUTTI I SUI SFORZI X IL RAGGIUNGIMENTO DI UNA VITA MIGLIORE.
E' IL LEADER CHE DEVE DARE L'ESEMPIO X FARSI SEGUIRE, LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE MA CHI VISSE SPERANDO MORI' CAGANDO.

RIFLETTO....LA SENZAZIONE DI PACE CHE PROVO A NN DOVER SENTIRE IL NANO PELATO A RETI UNIFICATE 10 VOLTE AL GIORNO CORRISPONDE QUASI A QUELLA CHE AVREI POTUTO PROVARE A FISSARE IL MARE ALLE MALDIVE....
MI ACCONTENTO (PER ORA) E GODO

giovedì 1 dicembre 2011

NOI C'ERAVAMO

NN SO XCHE' IL CORRIERE DELLA SERA L'HA PUBBLICATO OGGI... CMQ IO C'ERO E ANCHE FRASCA Cose dell' altro secolo 1985, San Siro gremito per il rock di Springsteen Già di prima mattina gruppi di ragazzi arrivano nel piazzale dello stadio di San Siro. I cancelli apriranno ben più tardi, ma il desiderio di conquistare un posto in prima fila aiuta le ore a passare velocemente. È il 21 giugno del 1985. Una data da segnare bene evidenza nell' agenda della musica, così come era accaduto nel giugno del 1980 con Bob Marley e nel giugno del 1984 con Bob Dylan. In programma c' è il primo concerto italiano di Bruce Springsteen, il Boss del rock. I biglietti (costo ventiduemila lire) sono andati a ruba. Saranno in 65 mila a gremire gli spalti (ancora senza terzo anello) e il prato dello stadio. Per quelli rimasti senza biglietto al Parco di Trenno è stato allestito uno schermo gigante. Springsteen passa la giornata che precede il concerto in una villa sul lago Maggiore con Julianne Phillips, la fotomodella che ha sposato un paio di mesi prima. La notte che ha preceduto la grande festa rock ha fatto temere il peggio: pioggia battente senza tregua. Ma i fedelissimi del Boss non si danno certo per vinti e saranno le nuvole a farsi da parte. Il Boss sale sul palco alle 19.30. Lo accompagnano i musicisti della E Street Band . Si comincia con Born in the Usa , poi Badlands e Out in the street . Quattro ore di rock. Ventotto brani che scaldano i cuori, che strappano applausi. La gente canta, balla senza fermarsi mai. Sorrisi e lacrime di gioia. L' atmosfera, sarà lo stesso Springsteen a sottolinearlo, è subito magica e il feeling con il pubblico è di quelli che lasciano tracce indelebili. C' è tempo per un omaggio ai Beatles e al mitico Elvis Presley. Poi si chiude con Rockin all over the world . Il rock ruvido, diretto, intenso del giovanotto nato a Freehold nel New Jersey nel 1949 trascina sino alla passione. È notte fonda quando Bruce Springsteen parte dall' aeroporto di Malpensa con un jet privato, destinazione Montpellier dove è in calendario un altro concerto. Per la verità gli organizzatori avevano chiesto una seconda serata a San Siro, ma la Lega calcio aveva bocciato l' ipotesi. Il 23 giugno è in programma la sfida di Coppa Italia tra Inter e Milan (finirà 2 a 1 per i rossoneri) e l' incontro non si può spostare. San Siro a tutto rock, indimenticabile davvero.