sabato 11 luglio 2009

MA CHE ARGOMENTI SONO???

ORAMAI L'AVRETE CAPITO... DOPO I 40 A CENA NON SI PARLA + DI GNOCCA O PARTITE DI CALCIO: GLI ARGOMENTI SONO VARI E SCIENTIFICI.... TRIP SICURAMENTE! IERI SERA DURANTE UNA PIZZA E BIRRA A CASA MIA PER ESEMPIO MR FONTS DOTATO DI FRATTURA AL PIEDE E CON L'ANSIA DA TROMBOSI E' ARRIVATO A PARLARE DI MORTE.
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HA POSTO ALL'ATTENZIONE DEI PRESENTI DUE OPZIONI DI DESIDERIO POSTMORTEM

1. VOGLIO CHE LA MIA PELLE VENGA DONATA ALLA NIKE PERCHE' POSSA FARCI DUE PAIA DI SCARPE - UNA PER LA SUA COMPAGNA E UNA PER IL FIGLIOLETTO-

2. VORREI ESSERE IMBALSAMATO IN POSIZIONE DA DEFINIRE E CONTINUARE A "VIVERE" IN CASA MIA. COME OPTIONALS ALLA MACABRA SCULTURA CI POTREBBE ESSERE UN DISKETTO TIPO BAMBOLA FURGA CHE EMETTE FRASI TIPO / CIAO AMORE / HO SETE ECC. ECC. AL PASSAGGIO DAVANTI A UNA FOTOCELLULA...OPPURE UN SISTEMA DI RUOTINE E GUINZAGLIO CHE POTREBBE PERMETTERGLI DI SEGUIRE LA SUA FAMIGLIA IN FERIE, AL GRANDEMILA O DOVE VOGLIONO LORO , MOSCHE PERMETTENDO.

DI SEGUITO SOLITA RICERCA WEB E RICETTA PERSONALIZZATA AD HOC
FAI DA TE
a cura del prof. Ottolini
Conserva il nonno!
È noto a tutti quanto la scienza della mummificazione umana abbia compiuto, nei seimila anni della propria storia, enormi progressi. Deprecabile, invece, è la poca attenzione che le società contemporanee pongono in questa pratica. La mummia di un nostro caro, se ben eseguita e accuratamente mantenuta, è assolutamente asettica, e rappresenta il saluto più tangibile e l'omaggio più sentito che possiamo fare alla nostra ascendenza, regalandone le spoglie mortali all'affetto dei posteri. Scrivo quindi affinché chiunque (una volta richiesti i permessi alle autorità competenti, di norma rappresentate dal comune e dalla prefettura) possa, ad esempio alla morte del nonno, trattenerne la salma al fine di mantenerne il sembiante vivo indeterminatamente, e di conservala presso di sé. In questo breve articolo mi propongo di illustrare un metodo di imbalsamazione umana di facile attuazione e non invasiva, facendo ampi riferimenti alla - se non vasta - esaustiva letteratura scientifica che ha accompagnato il perfezionamento di questa pratica. Lo studio da cui prende le mosse il mio metodo è contenuto ne L'imbalsamazione Umana del Dott. Francesco Di Colo, Edizioni Hoepli, 1910, la cui entusiasmante trattazione consiglio ai miei lettori.
1 - Preparate una lettiera di legno in un ambiente il più possibile secco e ventilato ( un buon condizionatore può egregiamente servire allo scopo ), di dimensioni 250 x 150 x 100 cm.
2 - Questa cassa dovrà essere riempita di un'amalgama di essiccazione, o 'letto igroscopico'. Tale amalgama ha la seguente composizione: 35% sabbia silicea pura, 20% di silicati di ferro e alluminio in parti uguali, 25% di fosfato di calcio e di carbonato di calcio e di magnesio, 10 % di solfato di calcio, 10% di nitrato di calcio, di magnesio e di ammoniaca mischiati in parti uguali con i rispettivi cloruri. Tutte queste sostanze sono di facile reperimento a costi irrisori. Riempite la lettiera per un terzo.
3 - Spogliate il corpo e deponetelo su un ampio tavolo, o su un letto precedentemente irrigidito con assi e ricoperto con teli di plastica. Procedete con il lavaggio del corpo in ogni sua parte con garze sterili intrise di glicerina fenica. La manipolazione del corpo deve iniziare non oltre 48 ore dopo il decesso, per evitare che i processi degenerativi dei tessuti molli e delle sostanze digestive compromettano la buona riuscita dell'opera.
4 - Bendate la salma con strisce di flanella imbevute nella glicerina fenica, partendo dalle gambe, senza forzare eccessivamente onde evitare che la trama delle bende si imprima sull'epidermide e fissandola ogni tre giri con spilli.
5 - Adagiate il corpo sul terreno preparato nella lettiera, quindi ricopritelo con la rimanente amalgama, fino a colmare la cassa. Inizia ora il processo di disseccamento dei tessuti, grazie all'azione dei sali igroscopici, che ne sottrarranno l'umidità per liberarla nell'ambiente.
6 - Lasciate il corpo nel terreno per due mesi, assicurandovi che l'umidità del locale non superi il 25%, e che la temperatura rimanga costante sui 20° C.
7 - Al termine di questo periodo potrete estrarre il corpo, che avrà perso tra i 3 e i 4 quinti del proprio peso, mostrandosi teso e rassodato, mantenendo però ancora una certa elasticità. Potete svolgere le bende, che saranno totalmente secche. Eliminate il terreno igroscopico dalla lettiera e sostituitelo con dell'altro nuovo. L'operazione dovrà essere eseguita in fretta, per evitare l'attacco dei batteri. Ricomponete il corpo nella lettiera.
8 - Attendete sei mesi.
9 - Estraete il corpo, ora perfettamente mummificato, che peserà tra i sei e i dieci chili. La pelle avrà assunto un colore bruno e la consistenza della pergamena, mantenendo intatti capelli, unghie e denti. Ponete il corpo su una superficie orizzontale e stendete su di esso due o tre mani di vernice conservante di Dubois, che proteggerà la mummia dall'umidità e dall'azione batterica, donandole un odore gradevole e persistente.
10 - Vestite la salma, e ponetela in una teca ben chiusa, su uno strato di gel di silice granulato ricoperto da un lenzuolo di lino. Avendo cura di sostituire il gel ogni mese, avrete la sicurezza che le vesti mortali del vostro caro sfideranno il tempo, forse anche dopo la vostra morte.
SEMPRE DALLA CENA DI IERI SERA:


I complimenti del mese vanno sicuramente al grandissimo Stefano Nicoletti, mio compagno di cena ieri sera, che si è fatto più di 1 ora in fuga e ha terminato 6° assoluto nel lungo dell’ultima Maratona delle Dolomiti 05/07/09. Fuga praticamente dalla partenza, diretta televisiva con moto dedicata per un tot di tempo, e prestazione di ALTISSIMO LIVELLO a tutti gli effetti, ricordiamo ad esempio,che ha registrato in discesa una velocità superiore ai 100 km/h.

Non sono riuscito a trovare foto relative alla gara in questione ma penso non gli dispiaccia se pubblico qualcosa dove arriva a braccia alzate.


138 km uomini (sub judice)
1. Burrow Jamie, 1977, Sansepolcro (AR) 4:37.56,3
2. Corradini Antonio, 1970, Cles (TN) 4:42.07,1
3. Pisani Vincenzo, 1981, Sora (FR) 4:45.24,5
4. Bulgarelli Fabio, 1977, Carpi (MO) 4:45.32,1
5. Nicoletti Stefano, 1967, Sassuolo (MO) 4:47.53,9


A pochi chilometri dal traguardo e´stato squalificato Alfonso Falzarano, mentre si trovava in fuga con Burrow e quindi in lotta per la vittoria. Causa della sanzione e´stato una carta gettata dal corridore in gara. La squalifica e´comunque ancora in attesa di conferma: i giudici stanno infatti consultando ora i regolamenti.

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