giovedì 2 luglio 2009

CANNA E ZUCCHERO

ARTICOLO CREATO IN QUANTO IERI SERA, DURANTE LA SOLITA PRODUZIONE DI BIRRA DEL MERCOLEDI, NE ABBIAMO PARLATO E COME AL SOLITO NON ERAVAMO TUTTI D'ACCORDO.....




Zucchero bianco raffinato: il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, prima viene depurato con latte di calce che provoca la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di calcio; poi, per eliminare la calce rimasta in eccesso, viene trattato con anidride carbonica. Subisce ancora un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro, successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione. Sia arriva così allo zucchero grezzo che viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi viene colorato con il colorante blu oltremare o blu idantrene. La bianca sostanza cristallina non ha più nulla a che fare con il prodotto di partenza.
Zucchero di canna integrale: Il suo nome deriva dalla parola araba sukkur. E' ottenuto direttamente dal succo estratto dalle canne schiacciate mediante operazioni artigianali: Il tagliatore separa il gambo della canna da zucchero dalle foglie e dalla estremità con il machete. Si spremono meccanicamente le canne e si concentra il succo per evaporazione dell'acqua, usando come combustibile i residui di canna essiccati al sole (bagassa).La mancanza di trattamenti chimici fa sì che lo zucchero di canna mantenga i sapori caratteristici dipendenti dalla zona di produzione e conservi la gran parte dei sali minerali e delle sostanze proteiche e vitamine. Ha una consistenza granulosa o in polvere, mai cristallina.
Lo zucchero integrale di canna non va confuso con lo zucchero grezzo di canna. Quest’ultimo, avendo subito il processo di raffinazione, è molto simile a quello ottenuto dalla barbabietola. Il suo colorito giallo-beige non deve ingannare, poiché è conferito dall’addizione di piccole quantità di melassa o caramello.
Non potendosi basare sul semplice colore, per giudicare la qualità di uno zucchero di canna occorre osservare qualche particolare in più. Se per esempio si presenta sottoforma di cristalli uniformi per dimensioni e colore, si tratta con tutta probabilità di zucchero grezzo; al contrario, se sono presenti cristalli più o meno grandi e con diverse sfumature scure, è più facile che si tratti di zucchero integrale.
Le prime coltivazioni di canna da zucchero furono in Asia e nella Nuova Guinea, alcuni millenni a.C. e fu poi introdotto in Europa solo nel III secolo a.C., portato da Alessandro Magno.Nel Medioevo veniva usato, in piccolissime quantità, solo in campo farmaceutico per addensare gli sciroppi o per mascherare il sapore di alcuni medicamenti: il suo prezzo era altissimo. Solo durante le Crociate in Terra Santa, gli Europei scoprirono un uso non farmaceutico dello zucchero. Dopo la scoperta dell'America si colse l'occasione per sfruttare le nuove terre per la produzione di zucchero.Fino alla rivoluzione francese "zucchero" significava unicamente "zucchero di canna"; soltanto alla fine del Settecento fu scoperto il procedimento di raffinazione, che permetteva di ricavarlo anche dalla barbabietola. Questa scoperta rese lo zucchero più disponibile e meno costoso, diventando un bene di largo consumo, infatti la coltivazione della canna da zucchero richiede molta manodopera e l'abolizione della schiavitù ne complicò la produzione.
Per poter essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco ruba al nostro corpo quelle vitamine e sali minerali eliminati tramite la raffinazione.Potrebbe provocare processi fermentativi con produzione di gas e tensione addominale e l'alterazione della flora batterica.
Come in tutte le cose bisogna leggere tra le righe – tra le etichette – e capire quanto in realtà siano nutritive o dannose per l'organismo le sostanze contenute in un alimento. Rifaccio l'esempio dei succhi di frutta ACE o simili che essendo pastorizzati hanno perso completamente le proprietà della frutta che vengono reintegrate chimicamente. A tale proposito non pubblico le presunte qualità positive dello zucchero integrale di canna e le presunte negative di quello bianco di barbabietola o del grezzo di canna perchè ritengo che i quantitativi “normalmente” ingeriti da un individuo non possano fornire + di tanto beneficio o danno rimango però del parere che meno chimica c'è meglio è!!!!!

SCIENTIFIC AMERICAN invece sputtana tutta questa " teoria" della positività dello zucchero di canna....ma visto che lavoro nell'alimentare e vedo come poco sono scientifici alcuni scienziati vi posto questo brano tratto DA http://www.vetroale.blogspot.com/


…...Chi di voi sa che quando compriamo un cibo "light" senza zucchero vuol dire che il prodotto è "dolcificato" in un altro modo, tipo con l'aspartame? E chi di voi sa che l'aspartame è cancerogeno? La scoperta si deve ad un istituto italiano Bolognese che ha condotto delle sperimentazioni su topi lasciandoli però morire per morte naturale e non abbattendoli dopo 2 anni come facevano gli americani. Se è vero, infatti, che negli uomini le forme tumorali si manifestano prevalentemente dopo i 50 anni, che senso aveva abbattere i topi quando essi erano ancora giovani?.....

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