domenica 30 novembre 2008

STORIOLOGI




IERI INVECE L'ARGOMENTO DI DISCUSSIONE ERA STORICO.... IL SUSSEGUIRSI DELLE GRANDI CIVILTA' SULLA LINEA DEL TEMPO. PER QUESTO VI RIMANDO AD UN LINK


POI INVECE VISTO CHE CI SIAMO RITROVATI INGNORANTI NE ABBIAMO AVUTO LA DIMOSTRAZIONE CON IL "TEMPOREGGIATORE" CHE SOLO GRAZIE A TETONE E' RITORNATO AD ESSERE IL PERSONAGGIO GIUSTO

Quinto Fabio Massimo, il Temporeggiatore
Generale romano (275 ca.-203 a. C.). Di famiglia aristocratica, ricoprì cinque volte la carica di console. Dopo la disfatta dei romani al Trasimeno ad opera dell'esercito cart
aginese, assunse il titolo di dittatore, per aver mano libera nella conduzione della guerra (217). Evitando lo scontro diretto con le truppe di Annibale, mise in opera una tattica di logoramento del nemico che gli valse, da parte del senato, l'appellativo sprezzante di Temporeggiatore (Cunctator), malgrado i buoni risulati che ne seguirono (riconquista di Taranto nel 209). Si oppose al progetto di Scipione Africano di trasferire la guerra in Africa (cfr. Livio XXII 12-15 e XXX 26, 7-9; Valerio Massimo III 8, 2; ps.-Plinio, Vir. ill. 14, 6 e 43, 2). Le gesta militari del Temporeggiatore, dedicatario della biografia Vir.ill. XVIII ("De Quinto Fabio Massimo Cunctatore"), sono rievocate da Petrarca in TF I 50-51; Ia 35-36; Afr.I 371-77. La sua longevità (di cui parlano Livio XXX 26, 7; Valerio Massimo VIII 13, 3; Plinio il Vecchio VII 48, 156) è ricordata in Fam. VI 3, 21.

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