martedì 17 novembre 2009

LUPPOLO IN FABULA


Il luppolo (Humulus lupulus, L. 1753) è una pianta a fiore (Angiosperma) appartenente, come la canapa (Cannabis Sp.), alla famiglia delle Cannabaceae; ordine delle Urticali.
Pianta perenne, con rizoma ramificato dal quale si estendono esili fusti rampicanti che possono raggiungere i 7 metri d'altezza.
Le foglie sono cuoriformi, picciolate, opposte, munite di 3-5 lobi seghettati. La parte superiore si presenta ruvida al tatto, la parte inferiore è invece resinosa.
Essendo una specie dioica, i fiori, unisessuali e di colore verdognolo, sono presenti su individui separati. I fiori maschili (o staminiferi) sono riuniti in pannocchie pendule e ciascuno presenta 5 tepali fusi alla base e 5 stami; i fiori femminili (o pistilliferi) presentano un cono membranoso che circonda un ovario munito di 2 lunghi stimmi pelosi. Si trovano raggruppati alle ascelle di brattee fogliacee, costituendo un'infiorescenza dalla caratteristica ed inconfondibile forma a cono.
La fioritura avviene in estate. L'impollinazione è anemofila (trasporto per mezzo del vento) e in settembre-ottobre, con la maturazione dei semi, le brattee assumono una consistenza cartacea che aumenta la dimensione del cono. I frutti sono degli acheni di colore grigio-cenere.
Le infiorescenze femminili sono ricche di ghiandole resinose secernenti una sostanza giallastra e dal sapore amaro, composta da α-acidi (luppolina, umulone e lupulone), e da polifenoli (es. flobafeni, xantumolo) e numerosi oli essenziali, che vengono utilizzati per aromatizzare e conferire alla birra il suo gusto caratteristico.
Il luppolo predilige ambienti freschi e terreni fertili e ben lavorati. Cresce spontaneamente sulle rive dei corsi d'acqua, lungo le siepi, ai margini dei boschi, dalla pianura fino ad un'altitudine di 1.200 metri. La sua presenza è molto comune nell'Italia settentrionale. La coltivazione del luppolo in Italia fu introdotta, a partire dal 1847, dall'agronomo Gaetano Pasqui di Forlì, che promosse anche una fabbrica di birra in attività già dagli anni '60 dell'Ottocento.
Il luppolo viene usato soprattutto nel processo produttivo della birra, dove assume l' importantissimo ruolo di conferire la caratteristica più comune alla birra, ovvero il sapore amaro. Prima del luppolo venivano utilizzate altre piante e spezie per bilanciare il dolce del malto. L'uso del luppolo funge anche da conservante naturale della birra in quanto possiede proprietà antibatteriche, per questo motivo certi tipi di birra (per esempio India Pale Ale) venivano abbondantemente luppolati per migliorarne la conservazione. Aiuta a coagulare le proteine in sospensione nella birra rendendola più limpida (chiarificazione) e nella tenuta della schiuma.
In cucina i getti apicali della pianta di luppolo selvatico (aspargina in Lombardia, luvertìn in Piemonte, luperi in Umbria, bruscandolo o vidisone in Veneto, vartìs in Emilia-Romagna, urtizon in Friuli, bertüçi nella Val di Vara) vengono raccolti in primavera (marzo-maggio) e utilizzati come il più comune asparago. Da notare come, a differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, i getti di luppolo selvatico siano più gustosi quanto più sono grossi. Si possono anche raccogliere gli ultimi 20 cm di pianta e far lessare per 5-10 minuti, condire con olio, sale e limone. Gustosi anche in risotti, frittate e minestre.
Risotto con bruscandoli (germogli di luppolo selvatico)
Ingredienti: 400 gr di riso vialone nano, 400 gr di bruscandoli, una cipolla, uno spicchio d'aglio, brodo leggero, olio di oliva, burro, prezzemolo, formaggio grattugiato, sale, pepe.
RISOTTO1 litro di brodo di verdure 1 kg circa di luertiis 300 g di riso tipo Padano 1 spicchio d'aglio prezzemolo tritato grana grattugiato burro sale.
Lavare i luertiis e sbollentateli in acqua salata per qualche istante, a parte mettete a cuocere il riso nel brodo; dopo circa 5 minuti che la minestra ha ripreso bollore aggiungete i luertiis e cuocete per altri 6-7 minuti. Una volta cotta aggiungetevi il prezzemolo tritato con un poco d'aglio, una noce di burro, il grana e lasciate riposare per un paio di minuti prima di servirla.


tisane e decotti vengono utilizzati come "sedativi".... i bols non sono consigliati!

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