giovedì 26 novembre 2009

COSE DA MATTI O COSE NORMALI ???




SERIE DI NOTIZIE RACCOLTE QUA E LA

COMINCIO DA QUELLO CHE E' LA COSA + GRAVE:

MANILA
Il principale sospetto del massacro di 57 persone, che partecipavano a un convoglio elettorale, si è costituito nelle Filippine.
E' Andal Ampatuan jr, sindaco della città del massacro, discendente del clan Ampatuan, un gruppo rivale di quello del candidato alle elezioni la cui famiglia e i cui sostenitori sono stati decimati. Tra le 57 persone uccise lunedì scorso si trovava la moglie e due sorelle di Ismael Mangudadatu, il candidato che desiderava presentarsi all’elezioni di governatore a Maguindanao.….La famiglia Ampatuan governa da anni la regione con la forza. Andal Ampatuan jr, il sindaco, avrebbe bloccato il convoglio con quattro responsabili della polizia locale, poliziotti e uomini favorevoli al governatore, secondo il generale dell’esercito Raymundo Ferrer. Il sindaco si è costituito al consigliere per la pace della presidenza.
DI SEGUITO LA NOTIZIA DELLA CRONACA DI 2 GIORNI FA
24/11/2009 - L'AGGUATO NELL'ISOLA DI MINDANAO :"Hanno stuprato e ucciso le donne"
Raccapriccianti resoconti arrivano dall’isola di Mindanao, nel sud delle Filippine, teatro ieri della strage più sanguinosa nella storia del Paese. Mentre il bilancio dei cadaveri recuperati sale di ora in ora - il conteggio ufficiale è arrivato a 46 - emergono i dettagli del massacro. Le donne, che facevano parte del convoglio di circa 50 persone attaccato ieri, sono state «stuprate prima di essere uccise», riferisce l’emittente GmaNews.
I cadaveri, alcuni trovati in fosse comuni, appaiono crivellati dai colpi di arma da fuoco. Nelle prime immagini pubblicate dai media locali, si intravedono i morti ancora adagiati nelle auto del convoglio. Nella strage avrebbero perso la vita almeno 36 giornalisti, si tratterebbe dell’episodio più grave nella storia del Paese ed internazionale.
Al massacro sarebbero infatti sopravvissuti solo in quattro: ora sono «al sicuro», ha detto il vicesindaco della città di Buluan, Esmael «Toto» Mangudadatu, che ha perso la moglie nella strage. Ieri, l’esponente politico in corsa per il posto di governatore provinciale di Maguindanao, aveva rivelato di essere stato informato del rischio di mettere piede nel territorio controllato dai supporter del rivale Datu Andal Ampatuan, governatore uscente, indicati da più parti come i responsabili della strage.Per questo, Mangudadatu aveva deciso di inviare la moglie a Shariff Aguak, capitale della provincia e feudo degli uomini di Ampatuan, per presentare la documentazione necessaria per la candidatura. La donna era accompagnata da giornalisti e operatori tv, nella speranza che ciò avrebbe dissuaso eventuali minacce. Non foss’altro perchè il Corano vieta la violenza sulle donne. E Mindanao è la regione del Paese dove si registra la maggiore presenza di musulmani e dove è forte il conflitto tra l’esercito e le formazioni radicali islamiche......
Colpa della tv Toni parla alla Rai e si lamenta Il Bayern lo fa fuori
Galeotta un’intervista a «Replay», il programma sportivo di Raitre. Luca Toni, attaccante del Bayern, ammette di voler tornare in Italia «per riconquistare la Nazionale» e soprattutto di essere giunto a un punto di non ritorno nel rapporto con il tecnico Van Gaal («ho dei problemi con lui da 4 mesi, il nostro rapporto è a dir poco terminato»). Furioso l’allenatore olandese: Toni finisce fuori rosa alla vigilia dal match di Champions con il Maccabi. Censurato dal Bayern anche il giornalista Rai Stefano Bizzotto, autore dell’intervista e reo secondo il Bayern di non aver informato il club delle forti dichiarazioni dell’attaccante.
FINANZIARIA, NIENTE TAGLI SU IRAP, IRPEF E AFFITTI
Niente taglio dell'Irap, neanche in formato mini, niente alleggerimento dell'Irpef e niente cedolare secca sugli affitti: sul tavolo ci sono 'solo' 4 miliardi di euro da spendere e questi serviranno per interventi "strutturali", dal welfare alle piccole e medie imprese, e non per misure "mirate". Alla vigilia dell'esame alla Camera della manovra, il superministro dell'Economia Giulio Tremonti la spunta sui colleghi di governo e sul partito e ribadisce la linea del rigore: disponibilità a ascoltare dunque sì, sarebbe stato il ragionamento del titolare di via XX Settembre, nuovi assalti alla diligenza no.
Se il Tesoro fissa i paletti sul fronte dei contenuti, il presidente della Camera Gianfranco Fini fa sentire la sua voce su quello del metodo e anticipando le mosse del governo fa sapere di non essere disponibile a accettare un maxiemendamento confezionato in extremis (e dunque infarcito di misure non discusse in Parlamento) e sul quale i deputati sarebbero obbligati a esprimere solo il voto di fiducia. ….. Le risorse, ha infatti ribadito oggi Tremonti, non superano i 4 miliardi di euro e sono quelle che arriveranno dallo scudo fiscale. Ergo, il taglio dell'Irap, così come interventi sull'Irpef o la cedolare secca sugli affitti "sono fuori dalla Finanziaria", spiega il relatore alla Finanziaria Massimo Corsaro.
WIKICRISI
L'enciclopedia internet Wikipedia, dopo aver trionfalmente conquistato il web, comincia a perdere colpi. Secondo uno studio dell'università di Madrid nei primi tre mesi del 2009 almeno 49.000 dei redattori volontari che da tutto il mondo stanno contribuendo a costruire la grande enciclopedia online hanno smesso di collaborare. La Bbc, che ha dato la notizia, ha sentito i responsabili della filiale britannica, Wikimedia UK. E da Wikimedia si tende a sdrammatizzare. Michael Peel, uno dei dirigenti, dice: "stiamo solo cercando di ingaggiare collaboratori più esperti, professionali, ad esempio stiamo cercando di avviare una collaborazione con i musei". Un esperto di internet , Rory Cellan-Jones, dal canto suo parla di una "crisi di crescita" ma esclude "che Wikipedia rischi di morire" o niente del genere.....

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