domenica 6 luglio 2008

ATENSION SIVUPLE' AN DO TRUA


INCREDIBILE DOPPIA RICHIESTA DI POST! LE MIE FIGLIE E TETO(30 ANNI CIRCA DI DIFFERENZA) RICHIEDONO NOTIZIE SUI "GIOCHI SENZA FRONTIERE". A DIRE IL VERO TETO, INTERPELLATO TELEFONICAMENTE RICORDA SENZA L'AUSILIO DI NULLA I NOMI DEGLI ARBITRI......


Era il 1965: lo statista francese Charles De Gaulle auspicava l'unità economica Europea ma s'impegnava anche per creare il primo gioco internazionale che unisse le nazioni coinvolte nei suoi progetti, incrementando l'amicizia fra i paesi della neonata istituzione. La formula nasce dall'esperienza italiana di Campanile sera che venne a sua volta copiata in Francia da Guy Lux con il titolo di "Intervilles", per l'allora statale TF1: delle cittadine si confrontavano giocando, in piazza. A quel punto il passo fu breve: aderirono al progetto Germania, Belgio e l'Italia e nacque "Jeux sans frontieres".
Così è nata "Giochi Senza Frontiere", la trasmissione più longeva nella storia delle coproduzioni, trasmissione che da allora (salvo un'interruzione tra il 1983 e il 1987 per esaurimento di idee) torna puntuale ogni estate. Soltanto 4 erano i paesi che presero parte alla prima edizione nel 1965 (Belgio, Francia, Germania e Italia), un numero destinato ad aumentare notevolmente. Dal '65 ad oggi, infatti, 18 sono state le nazioni che hanno preso parte ai giochi, che oltre alle consuete estive ha visto anche 13 edizioni invernali, negli anni che vanno dal '70 al '82 e dal '89 al '91: del '78 è l'apertura all'Europa dell'est con la partecipazione della Yugoslavia; nel '92 è entrata la Cecoslovacchia (che in seguito partecipa come Rep. Ceca), nel '93 l'Ungheria, nel '94 la Slovenia. Pochi sanno che Giochi senza frontiere è la trasmissione che ha inaugurato l'Eurovisione, e che per molti anni il programma è stato abbinato alla lotteria europea, il cui montepremi (circa 5 miliardi) veniva espresso in "Ecu", quando ancora l'Euro era solo un utopia: da tre anni a questa parte, con l'entrata in vigore dell'Euro, Giochi senza frontiere si fa promotore per divulgare l'importanza della moneta unica, esplicando vantaggi e composizioni ai paesi aderenti.
I più spettacolari giochi portano la firma di un italiano: Popi Perani, presente dalla prima edizione fino al 1989. Sono rimasti nella storia anche i due primi giudici Guido Pancaldi e Gennaro Olivieri (svizzeri).
Per ben quattro volte l'Italia e' salita sul gradino più alto di "Giochi senza frontiere": con Como nel 1970, Abano Terme (PD) nel 1978, Vigevano (PV) nel 1991 e Bolzano-Sudtirol nel 1999.

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