martedì 30 dicembre 2008

LA "CECINA"

IN UNA DELLE TRADIZIONALI"SERATE CON AMICI " L' ARGOMENTO PRINCIPE E' STATO LA CECINA. QUESTO ALIMENTO CHE CAMBIA NOME, RICETTA E ADDIRITTURA PATERNITA' A SECONDA DELLA PERSONA CHE PARLA E DELLA SUA PROVENIENZA MI HA PIACEVOLMENTE INCURIOSITO. COME DA MIA ABITUDINE HO PRIMA SCIPPATO LA RICETTA AD UN ALTRO SITO E MO VELA POSTO.
Cecina o farinata
Ingrediente principale: Farina di ceci
Preparazione
In una larga ciotola versate un litro e mezzo d'acqua fredda.
Aiutandovi con una frusta stemperatevi gradualmente tutta la farina di ceci mescolando in continuazione per evitare la formazione di grumi.
Aggiungete mezzo bicchiere d'olio e un cucchiaino di sale, mescolate per ottenere un composto omogeneo e lasciate riposare mezz'ora.
Ungete una teglia larga e bassa, versatevi il composto e mettete in forno a 220 gradi fino a quando si sarà formata una crosticina sulla superficie.
Spolverizzate con il pepe e servite la farinata calda o tiepida.
Vini di accompagnamento: Lison-Pramaggiore Pinot Bianco DOC, Bianco Vergine Valdichiana DOC, Bianco Di Alcamo DOC.
Ingredienti e dosi per 6 persone
300 g di farina di ceci
1/2 bicchiere di olio d'oliva
1 cucchiaino di sale Pepe
La farinata di ceci è una torta salata molto bassa, preparata con farina di ceci, acqua, sale e olio di oliva. Si cuoce in forno a legna, in teglia, e assume con la cottura un vivace colore dorato.
Una leggenda racconta che sia nato per casualità nel 1284, quando Genova sconfisse Pisa nella battaglia della Meloria. Le galee genovesi, cariche di vogatori prigionieri si trovarono coinvolte in una tempesta. Nel trambusto alcuni barilotti d'olio e dei sacchi di ceci si rovesciarono, inzuppandosi di acqua salata. Poiché le provviste erano quelle che erano e non c'era molto da scegliere, si recuperò il possibile e ai marinai vennero date scodelle di una purea informe di ceci e olio.
Nel tentativo di rendere meno peggio la cosa, alcune scodelle vennero lasciate al sole, che asciugò il composto in una specie di frittella.Rientrati a terra i genovesi pensarono di migliorare la scoperta improvvisata, cuocendo la purea in forno. Il risultato piacque e, per scherno agli sconfitti, venne chiamato l'oro di Pisa.

Vi sono molti luoghi in cui viene prodotta la farinata di ceci in diverse varianti.

È comunemente diffusa lungo le coste tra la Maremma e la Costa Azzurra:
In Costa Azzurra viene chiamata socca termine originario del dialetto nizzardo
In Liguria il piatto è molto diffuso in tutto il territorio e in genovese è noto come fainâ de çeixai.
In Toscana viene prodotta una apprezzata variante denominata cecìna che a Carrara viene chiamata calda calda e nel Livornese viene detta torta di ceci'.
In Piemonte viene chiamata belecauda.
In Sardegna, dove fu portata dai genovesi, prende il nome di fainè
A Ferrara è oggi uno dei piatti più popolari della ristorazione al taglio.
A Gibilterra fu introdotta dalla folta colonia genovese che popolò il territorio a partire dai primi decenni del XVIII secolo è nota col nome di calentita ed è considerata un piatto tipico.
In Uruguay e Argentina, dove è arrivata per merito degli immigranti genovesi, è nota con il nome fainà e col tempo è diventata un piatto tipico in entrambi i Paesi del Rio della Plata.
In Sicilia le panelle, tipiche frittelle del palermitano, sono fatte con gli stessi ingredienti della farinata ma vengono fritte nell'olio invece di essere infornate.
Nel Marocco settentrionale, di origine sefardita, esiste una variante della farinata chiamata caliente
La farinata con cipollotti è una variante diffusa nelle zone del ponente genovese e nella provincia di Imperia, soprattutto ad Oneglia.
A Savona la tipica farinata bianca è una variante prodotta con farina di grano anziché con farina di ceci che per questo motivo assume una carateristica colorazione bianca invece che giallastra.

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