martedì 26 luglio 2011

AL PEGGIO NON C'E' FINE!!!

PUBBLICO DUE POST DAL WEB....E NON COMMENTO.
L’ultima sparata di Vittorio Feltri è riuscita a far imbufalire anche i suoi fan più accaniti. Appena postato sul web, l’editoriale in cui l’ex direttore del Giornale accusava i giovani laburisti massacrati ad Utoya di essere stati “incapaci di reagire” – perché se “cinquanta persone si lan-ciano insieme sul killer hanno la possibilità di farlo a pezzi con le nude mani”, e loro invece, “egoisti”, non hanno avuto il coraggio di farlo – i lettori del quotidiano di Alessandro Sallusti si sono scagliati contro il fondatore di Libero, neanche si trattasse di una firma dell’odiato Fatto.

Articolo semplicemente delirante. E vergognoso”, scrive Paolo. “Totò avrebbe detto: Feltri… ma mi faccia il piacere!”, attacca Vincenzo. “Guardi che la redazione del giornale l’ha informata male – ironizza Andrea – Era un campo politico giovanile dei progressisti non un campo militare di militanti di Al Qaida”. “Feltri, leggi questo articolo a Oslo.. vediamo cosa ti dicono”, è l’invito di Kellerman.

Sulle pagine web del quotidiano di via Negri nessuno prende le difese dell’ex direttore. Troppo assurde le tesi sostenute nell’articolo, troppo incredibile, disumano, sporcare il ricordo di quei giovani militanti per un’inutile speculazione di un egotista sull’egotismo. Scorrendo l’elenco dei commenti viene giù una carrellata di critiche e disapprovazioni: “vergognoso”, “un capolavoro di disinformazione”, “articolo dilettantesco”, “offensivo ed inutile”. “Mi sa tanto che diventerò una ex lettrice!”, scrive Stellì. “Belle parole – scrive Luca - poi però bisogna andare incontro ad un pazzo con un mitragliatore”.

Un lettore prende in giro il giornalista bergamasco, ricordando la formula che ilgiornale.it impone ai commentatori: “Ti preghiamo di usare un linguaggio rispettoso degli altri e delle regole espresse nel disclaimer. Sii conciso e rileggi sempre il tuo commento prima di inviarlo”. “Questo è quanto il Suo giornale richiede a noi lettori prima di commentare un articolo – annota Bevanda - Dovrebbe fare lo stesso anche Lei prima di pubblicare un articolo”.

Signor Feltri, le auguro di tutto cuore di vivere l’esperienza nella quale si sono trovati questi ragazzi, di tutto cuore”, è l’auspicio sinistro di un Francesco.

TRATTO INTEGRALMENTE DA BLOGGER SENZA FRONTIERE

Credevate di avere sentito quanto di peggio si potesse dire sulla strage di Oslo dopo avere letto lo sproloquio di Feltri? Nel caso, vi sbagliavate. Perché arriva Mario Borghezio che ieri alla Zanzara di Radio 24 ha definito a tratti "ottime" le idee di Brevnik. Certo, epurate dalla violenza, ci mancherebbe. Leggiamo da Youtube:
Secondo Borghezio, questa tragedia "se l'è cercata una parte dei norvegesi, come i socialisti", verso i quali il magnanimo europarlamentare ammette di dover esprimere "un minimo di umanità". E continua: "L'ideologia della società aperta crea mostri. Il killer Breivik è il risultato di questa società aperta, multirazziale, direi orwelliana. Questo tipo di società è criminogeno. Certe situazioni di disagio e di insofferenza è inevitabile che sfocino in tragedia.
Quando una popolazione si sente invasa, poi nascono dei fenomeni di reazione, anche se gli eccessi sono da condannare. Quando si diceva prima che la Norvegia e la Svezia accoglievano decine di migliaia di tunisini, bisognava tener conto dell'impatto che un afflusso di questo genere poteva generare. La società aperta e multirazziale non è quel paradiso terrestre che ci voglion far credere coloro che comandano l'informazione. La società aperta e multirazziale fa schifo".
Borghezio, inoltre, ribadisce le dichiarazioni già ribattute nel pomeriggio dall'agenzia di stampa AgenParl: ""Il "no" alla società multirazziale, la critica dura alla viltà di un'Europa che pare rassegnata all'invasione islamica e financo la necessità di una risposta identitaria e cristiana di tipo templare al dilagare delle ideologie mondialiste, sono ormai patrimonio comune degli europei, fra cui il sottoscritto". Ricordiamo che Brevik aveva messo all'indice tutti i partiti italiani nel suo "Manifesto", tranne la Lega. Nel finale stoccata a Giancarlo Galan e ad Alemanno, ovvero a Roma Ladrona.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Its like you learn my mind!
You appear to grasp a lot approximately this,
such as you wrote the e-book in it or something.
I think that you can do with
some percent to force the message house a bit, but instead of that, this is magnificent blog.
A fantastic read. I'll certainly be back.

Have a look at my web site; mlb com

Anonimo ha detto...

Woah! I'm really digging the template/theme of this blog.
It's simple, yet effective. A lot of times it's hard to
get that "perfect balance" between usability and visual appeal.
I must say you've done a amazing job with this.

Also, the blog loads extremely quick for me on Opera.
Exceptional Blog!

Have a look at my web-site google Calander