domenica 5 giugno 2011

AVVISO AI NAVIGANTI

ALLORA...FORSE VOI TUTTI SAPETE CHE IL MICK JIM E' IN BARCA.... ED E' OSPITE DI UN TIPO CHE STA RILEVANDO LE ROTTE DELL'ADRIATICO PENSO X LA GARMIN O DITTA SIMILE... SE SIETE DEI BARCAIOLI SFEGATATI E DECIDERETE NEI PROSSIMI ANNI DI VELEGGIARE IN QUEL MARE ...IL MIO CONSIGLIO SPASSIONATO E' QUELLO DI PORTARVI DIETRO IL VECCHIO CARO SESTANTE E DI NN CONFIDARE TROPPO NEL GPS XCHE' LA ROTTA POTREBBE AVERLA TRACCIATA PROPRIO IL MICK.
OVVIAMENTE SCHERZO. CMQ IL PRIMO E X ORA UNICO SMS CHE MI E' GIUNTO LO POSIZIONA IN MONTENEGRO, PER LA PRECISIONE ALLE BOCCHE DI CATTARO DI CUI VI POSTO UN PO' DI NOTIZIE SCIPPATE A VARI SITI WEB:
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.














Mappa delle Bocche di Cattaro

Le isole di San Giorgio e della Madonna dello Scalpello, di fronte a Perasto
Le Bocche di Càttaro (in montenegrino e croato: Boka Kotorska; in montenegrino cirillico: Бока Которска) sono una serie di insenature della costa dalmata del Montenegro, costituite da ampi valloni fra loro collegati che si inseriscono profondamente nell'entroterra.
Caratterizzate da profondi bacini perfettamente riparati dal mare aperto, le bocche di Cattaro costituiscono uno dei migliori porti naturali del Mar Mediterraneo. Grazie a questa caratteristica, unitamente alla facile difendibilità, per secoli i Veneti e poi l'Impero Austro-ungarico hanno costituito una munitissima quanto inespugnata base navale militare.
Le bocche prendono il nome dalla città montenegrina di Kotor, in italiano Cattaro.
A causa della loro somiglianza geomorfologica con la frastagliata costa norvegese, le bocche di Cattaro vengono anche considerate il più meridionale fiordo d'Europa, ma in realtà si tratta di un antico vallone costiero invaso dal mare.
L'insieme delle bocche di Cattaro ha una superficie di 87 km² ed è costituito dalle bocche vere e proprie (ossia il canale d'ingresso che comunica con l'Adriatico), nonché da quattro bacini separati, di una profondità variabile dai 40 ai 60 metri.
L'ingresso delle bocche di Cattaro è segnato a nord dalla sottile penisola di Prevlaka (Vittaglina) e dalla Punta d'Ostro (o Punta Acuta), che costituisce anche la propaggine più meridionale della Croazia, e a sud dalla Punta d'Arza; oltre questo passaggio vi è la baia di Topla o golfo di Castelnuovo (Herceg Novi).
Per mezzo del canale di Combur si passa al secondo bacino, il più esteso: la baia di Teodo, di forma triangolare. Quest'ultima è collegata mediante lo stretto delle Catene (lungo 2 km e largo appena 300 metri) agli ultimi due bacini, anch'essi di forma vagamente triangolare ma più piccoli, che sono il golfo di Risano a NO e il golfo di Cattaro a SE. I due golfi più interni si sviluppano lungo le pendici dirupate delle brulle Alpi Dinariche, tra cui svetta il Monte Lovćen (Monte Leone) sopra Cattaro.
DA: WWW.NEWMONTENEGRO.EU
Le Bocche di Cattaro rappresentano una delle meraviglie naturali dell’area Mediterranea grazie alla bellezza del paesaggio e alla ricchezza biologica e alla forte eredità storica e antropologica. La regione è circondata da alte montagne che raggiungono i 1895 m del Monte Orjen. La particolarità della conformazione geologica, unita ad una sorprendente varietà climatica, spiegano la ricchezza della fauna e della flora, spesso caratterizzate da specie endemiche.
Particolarmente importante è anche la posizione geografica, al confine fra Oriente e Occidente: tutto questo, unito ad una storia turbolente, ha portato alla formazione di una cultura ricca e complessa, crogiolo di Oriente e Occidente, di Uomo e Natura: le Bocche di Cattaro rappresentano un esempio eccezionale, forse unico al mondo.
La bellezza della zona ha affascinato scrittori famosi come Margherite Yourcenar, George Bernard Shaw e Lord Byron. Artisti di tutto il mondo le hanno attribuito appellativi come “La sposa del Mare Adriatico”, “La fata del Mare”, “Il golfo più bello del mondo”, “La bella bocca del Mediterraneo”. Nessuno però è in grado di descrivere la struggente bellezza che si presenta al visitatore, che fece scrivere al poeta Ljuba Nenadovic: "Mi sembra strano che il sole possa tramontare su tale bellezza."
Le Bocche di Cattaro, che penetrano per 28 Km la costa, costituiscono una simbiosi armonica tra vari ambienti naturali e un ricco patrimonio artistico: rappresentano il più grande fiordo del Mediterraneo ed anche il più bello. Circondata dai pendii dei monti Lovćen e Vrmac e dal Parco Nazionale di Lovćen e Orjen, l’area comprende 12000 ettari, di cui 2600 ricoperti dalle acque del mare.
L’area è fortemente carsica: l’acqua delle abbondantissime precipitazioni scompare nel sottosuolo, dove forma fiumi sotterranei che sfociano nel mare, causandone il basso tasso di salinità. A causa della particolare conformazione geografica, con le montagne che si affacciano sul mare, le Bocche di Cattaro presentano una grande varietà climatica: si passa dal clima Mediterraneo a quello sub-alpino. Ovviamente questa varietà climatica induce una spettacolare varietà di ecosistemi, caratterizzati da numerose varietà di alberi e piante: l’alloro, tipica pianta mediterranea, gli oleandri vicino alla città di Risan e i pini nell’area nordoccidentale.
La specie endemica più rappresentativa è una lumaca (Clausilia catharensis) che vive solo sugli antichi muri della città di Kottor. Il fiordo rappresenta l’area più ricca di vita di tutto il mare Adriatico, caratterizzata anche da specie rare ed endemiche.

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