giovedì 18 novembre 2010

LAPPIAMOCI COME GATTI

CUTNPASTE DA http://lescienze.espresso.repubblica.it/

La velocità del movimento della lingua è essenziale per creare una colonna d'acqua continua, in un delicato equilibrio fra gravità e inerzia Chiunque viva con un gatto ha avuto modo di interrogarsi sull'elegante ma singolare modo con cui il piccolo felino beve. Come gli uomini, moltissimi animali per bere sfruttano la suzione, che aspira il liquido verso l'alto, mentre i cani immergono vigorosamente la lingua nel liquido tenendola piegata come un mestolo. I gatti non usano né l'una né l'altra strategia.

Questa domanda se l'è posta anche Roman Stocker, biofisico al Massachusetts Institute of Technology, guardando le propria gatta Cutta Cutta, mentre lappava del latte dalla sua ciotola: "Ho capito che dietro questa semplicissima azione si nascondeva un interessante problema di biomeccanica. Da lì il progetto è proseguito a valanga".
Stocker ha così coinvolto altri ricercatori del Virginia Polytechnic Institute e della Princeton University in un progetto di ricerca sui meccanismi di lappata dei felini, i cui risultati, alquanto sorprendenti, hanno meritato la pubblicazione sulla rivista Science.
Le riprese ad alta velocità di diversi felini che bevevano, primo fra tutti Cutta Cutta, hanno consentito ai ricercatori di osservare chiaramente come solamente la parte superiore della lingua tocchi il liquido, e che le sottili protuberanze sulla superficie della loro lingua, finora ritenute essenziali per la lappata, in realtà non intervengono nel fenomeno.
I gatti, a differenza dei cani, non immergono la lingua nel liquido: il meccanismo che sfruttano per bere è molto più sofisticato ed elegante. La punta della lingua "spazzola" appena la superficie dell'acqua che viene subito riportata in bocca. In tal modo si forma una colonna di liquido fra la lingua in movimento e la superficie del liquido nella ciotola. Il gatto quindi avvicina il muso e si abbevera del vertice della colonna, senza bagnare il mento (video).
Sempre grazie alle riprese ad alta velocità i ricercatori hanno potuto determinare la frequenza di lappata, grazie alla quale, conoscendo dimensione e velocità della lingua, hanno potuto sviluppare un modello che coinvolge il numero di Froude, un parametro adimensionale che caratterizza il rapporto fra gravità e inerzia. Per tutti i felini, di qualsiasi taglia, questo numero è quasi esattamente pari a uno, indicando un perfetto bilanciamento delle forze in gioco.
La colonna di liquido è creata da un delicato equilibrio fra la gravità, che spinge il liquido a tornare nella ciotola, e l'inerzia, ossia la sua tendenza a permanere nello stato di moto. Il gatto istintivamente sa quanto rapidamente deve lappare per bilanciare le due forze, proprio quando l'acqua è vicina al muso. Se aspettasse una frazione di secondo in più la gravità sovrasta l'inerzia, con la conseguente rottura della colonna e la ricaduta dell'acqua nella ciotola, cosicché la lingua tornerebbe in bocca vuota.
In media, un gatto compie quattro lappate al secondo, ciascuna delle quali apporta 0,1 millilitri di liquido. I felini più grandi, come le tigri, lappano invece più lentamente, ma sempre in modo da mantenere l'equilibrio fra gravità e inerzia. (gg)

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