lunedì 14 settembre 2009

Peperoncino (capsicum annuum)



SONO TRE GIORNI CHE, DOPO AVER TOCCATO I PEPERONCINI DI "SBERLA" PER ESSICCARLI, NON RIESCO A MANGIARMI LE UNGHIE....

Il peperoncino è una pianta della famiglia delle solanaceae . Si presenta come un cespuglio, la cui altezza può variare dai 40 agli 80 cm, con foglie di colore verde e fiori bianchi stellati dotati di 5-6 petali. Originario dell’ America Centrale e Meridionale fu importato in Europa da Cristoforo Colombo al ritorno dal suo secondo viaggio oltreoceano nella primavera del 1496. Sin da subito fu utilizzato a scopi culinari grazie al suo caratteristico sapore piccante.
Esistono circa 1600 varietà differenti di peperoncino distinte non solo in base a forma e colore, ma anche in base a utilizzo e sapore. Esistono infatti varietà di peperoncino coltivate a scopi ornamentali e varietà dolci e piccanti. Un alcaloide, la capsacina che gli conferisce il caratteristico sapore piccante. E’ inoltre ricco di acidi (malonico, folico, pantotenico, ascorbico e citrico), sali minerali (potassio, zinco, ferro, fosforo, magnesio, zolfo) e vitamine A, B6, E, P.
Tutte le specie possono essere coltivate anche in un balcone, seminando in febbraio-marzo, a seconda del clima, possibilmente in ambiente riscaldato a temperatura di circa 25-30°, mentre i frutti si possono raccogliere in estate e in autunno. Andrebbero usati subito dopo la raccolta affinché non perdano le loro proprietà, ma si possono conservare anche sott'olio o in polvere (dopo averli fatti seccare al sole), oppure congelandoli. Allo spuntare della seconda coppia di vere foglie, si ripicchettano le piantine in contenitori singoli, per poi mettere a dimora quando la temperatura notturna non scende sotto i 15° C . Il terreno dev'essere sciolto, acido, ben drenato con una buona componente sabbiosa, non troppo fertilizzato: un uso eccessivo di nitrati porterebbe a bellissime piante fogliose, con pochissimi o nessun fiore, e quindi frutti. Va somministrato nuovamente dell'azoto solo se la pianta viene fatta svernare, alla ripresa vegetativa.
Al contrario di quanto si pensa, il peperoncino ha bisogno di molta acqua durante la coltivazione, senza però creare ristagni. Per aumentare il gusto piccante dei frutti, basta diminuire le innaffiature, anche azzerandole, nelle 48-72 ore precedenti la raccolta, stando attenti a non far morire la pianta. Un'altra tecnica è quella di annaffiare solamente quando le foglie si sono abbassate, un chiaro indice di scarsità d'acqua. seminando Essendo perenni a vita breve, possono essere fatte svernare in casa, in una posizione calda e assolata. D'inverno le piante possono perdere le foglie, e necessitano una potatura per lo meno dei rami secchi in marzo.

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