venerdì 12 giugno 2009

l'Italia come la Cina e la Birmania




QUESTO E' UN'ESTRATTO DELLA MAIL INVIATAMI DALL'ARCHIFICO: NON LA PUBBLICO INTEGRALMENTE PER LA SUA LUNGHEZZA E X CERCARE DI ESSERE SUPERPARTEM IL + POSSIBILE

Ieri nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri provvedimenti scellerati come l'obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei senta tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC), è stato introdotto l'articolo 50-bis, "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet". Il testo la prossima settimana approderà alla Camera. E nel testo approdato alla Camera l'articolo è diventato il nr. 60.
Anche se il senatore Gianpiero D'Alia non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta" che non vuole scollarsi dal potere.
In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero. Il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge?
Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l'informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai l'unica fonte informativa non censurata. Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista specializzata Punto Informatico Fate girare questa notizia il più possibile. E' ora di svegliare le coscienze addormentate degli italiani. E' in gioco davvero la democrazia!


VORREI PERO' COMMENTARE LA NOTIZIA ANCHE DAL MIO PUNTO DI VISTA:


PARTO DAL FATTO CHE IL LINK DI PUNTO INFORMATICO FORNITO CON LA MAIL NON E' CORRETTO E QUINDI NON VE LO POSTO (E' UNA PAG. WEB CHE VISITO SPESSO E NON HO TROVATO NULLA) - MA SECONDO ME LA COSA + IMPORTANTE E' COSA VIENE INTESO X REATO. SONO UN CITTADINO NON MODELLO MA RITENGO CHE LE LEGGI DEBBANO ESSERE RISPETTATE ANCHE SE RITENUTE INGIUSTE - AL LIMITE POSSIAMO CRITICARLE E PROTESTARE X FARE IN MODO CHE VENGANO CAMBIATE. QUESTA NORMA CHE VERRA' APPLICATA ANCHE AL WEB ESISTE GIA' X TUTTI QUELLI CHE SONO GLI ALTRI MEDIA E MI MERAVIGLIO CHE SOLO ORA QUEGLI ESSERI MANGIAPOLTRONE SI SIANO ACCORTI CHE INTERNET E' UN MEZZO DI INFORMAZIONE STRAORDINARIO. SONO CONTRARIO ALLE CENSURE MA ALLO STESSO TEMPO IL PC E' UNO STRUMENTO UTILIZZATO ANCHE DAI GIOVANISSIMI E FREQUENTEMENTE MI RITROVO AD AFFRONTARE SITUAZIONI PERLOMENO IMBARAZZANTI MENTRE LE MIE FIGLIE NAVIGANO NONOSTANTE I FILTRI CHE UNO PUO' +O- UTILIZZARE. PER QUELLO CHE RIGUARDA GLI ADULTI....IN QUANTO TALI DECIDANO LORO....NON PENSO CHE QUESTA LEGGE O ALTRE SIMILI POSSANO FERMARE I COMMENTI E L'INFORMAZIONE (+ CHE ALTRO LO SPERO) SEMPRE CHE QUESTE COSE RIMANGANO NEL LIMITE DELLA DECENZA E LEGALITA'.




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