martedì 3 giugno 2008

LUTTO BLUES n ROLL

Morto Bo Diddley.E' deceduto per un problema cardiaco a 79 anni.
Ellas Otha Bates, noto come Bo Diddley, è stato un cantante, chitarrista e autore rock and roll statunitense. È stato soprannominato "The Originator of Rock 'N' Roll" ed è stato spesso citato come una figura chiave della transizione dal blues al rock'n roll. La storia è quella di un personaggio chiave della musica moderna. E’ stato l’inventore dell’Hambone, una versione estrema del ritmo boogie che, grazie ad un ossessiva ripetizione del battito e di un incedere sincopato, ha fatto la fortuna di Diddley e dei disk jockey dei locali dell’epoca. Sono storia brani come I’m the Man, Who do you love, Diddey wah Diddey, Bring it to Jerome, divenuti tutti dei classici; lo sono le chitarre autocostruite a forma di quadrato, rettangolo, ricoperte di pelliccia; le sue lunghe cavalcate elettriche nei concerti, l’uso tribale di distorsori e riverberi.E’ stato il primo bluesman ad inserire nel suo organico delle musiciste. Molti artisti gli devono tutto o quasi; nelle movenze, nella vivacità, nel sound; Elvis Presley, Rolling Stones, Zz Top, Doors, Clash, Prince, Run Dmc.Fra gli innumerevoli esempi, The Rolling Stones e i Quicksilver Messenger Service hanno realizzato la cover di "Mona". The Animals e Bob Seger hanno inciso "The Story of Bo Diddley". The Who, The Remains and The Yardbirds hanno interpretato "I'm a Man", mentre The Woolies, George Thorogood and Juicy Lucy hanno ottenuto successi con "Who Do YoU Love", interpretata anche dai Quicksilver Messenger Service e da The Doors.La nascita del soprannome è un mistero. Fra leggende, che lo stesso musicista non ha mai smentito o confermato, ci sono quelle che sia legato al suo passato da pugile, al nome di uno strumento africano, dalla storpiature slang di «bully» (bullo). E che lo sia stato un po', un bullo, non lo si può negare: quel primo famoso singolo da un lato ripeteva all'infinito il suo nome d'arte, dall'altro smargiassava sulle proprie capacità sessuali. Anche il rap gli deve molto.

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