domenica 13 novembre 2011

L'epilogo tra le urla, la svolta e le incognite

dal sito del SOLE 24 ORE - CUT&PAST DALL'ARTICOLO DI STEFANO FOLLI



Si è chiuso un capitolo della storia d'Italia durato quasi diciotto anni. L'uomo che ne è stato protagonista assoluto, che ha plasmato questa lunga stagione con personalità dirompente e insieme distruttiva, alla fine soprattutto auto-distruttiva, è uscito di scena in una cornice carica di toni drammatici. Una brutta atmosfera, evocatrice di antichi traumi.
Feste nelle strade, sì, ma anche cori eccitati, fischi, urla di ogni genere che hanno scandito gli ultimi minuti di Silvio Berlusconi prima delle dimissioni, fin sotto il palazzo del Quirinale. Ma in piazza, qui è là, c'erano anche i suoi ultimi appassionati sostenitori, estremi testimoni di quel grande moto d'opinione pubblica che è stato il «berlusconismo»: un fenomeno che in futuro meriterà l'attenzione degli storici e non solo dei cronisti.
Senza dubbio era ingenuo immaginare che l'addio avvenisse in forme serene o meno cupe. Non se ne va solo un premier o un capo politico, bensì quel personaggio unico che Berlusconi è stato. Nel dopoguerra nessuno come lui ha diviso gli italiani, nessuno come lui è stato amato e odiato, a seconda dei casi. Il suo periodo non può essere definito un regime, eppure finisce come talvolta finiscono i regimi.
Da oggi comincia un'altra storia. Il passaggio non potrebbe essere più sostanziale, persino clamoroso. Entro stasera il senatore a vita Mario Monti avrà l'incarico dal capo dello Stato..........


CERTO UN MOMENTO STORICO....NN RIESCO A CAPIRE COS'E' IL BRIVIDO FREDDO CHE PERO' CONTINUA AD INASCARIRMI LA SCHIENA.....MONTI? ...MMH NO DAI FORSE E' L'INFLUENZA

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