domenica 19 dicembre 2010

RISULTATO DEL MINISONDAGGIO

AD EX EQUO....L'UOMO DELL' ANNO 2010...
VA ALLA COCCA ED EMILIO FEDE PICCHIATO

LA CLASSIFICA DELL'ELENCO CANDIDATI


1 LA COCCA 42% 5

1 EMILIO FEDE (PICCHIATO) 42% 5

3 SANTE IL RE ZAMPONE 8% 1

3 BALOTTELLI 8% 1

5 MORGAN 0% 0

5 IL VANDO 0% 0

5 PREDDI 0% 0 

5 SAVIANO 0% 0

5 IVAN BROGDONOVIC 0%

5 GIANFRANCO FINI 0% 0

ADESSO VOTATE IL NUOVO SONDAGGIO

venerdì 17 dicembre 2010

RIFLESSIONI SUGLI APPUNTI.....

DI STORIA...3° MEDIA

LE RIVOLUZIONI DEL 1848



12 GENNAIO – REGNO DELLE DUE SICILIE – SCOPPIA A PALERMO UN’INSURREZIONE CHE BEN PRESTO SI DIFFUSE IN TUTTA L’ISOLA. RE FERDINANDO SECONDO DELLA DINASTIA DEI BORBONICI (O SE PREFERITE DELLA “FAMIGLIA RIINA”)CONCESSE UNA COSTITUZIONE CHE POI RITIRO’.

22/24 FEBBRAIO – IL POPOLO DI PARIGI INSORGE CONTRO IL RE LUIGI FILIPPO SILVIO D’ORLEANS CHE INIZIALMENTE AVEVA PROMESSO DI GOVERNARE IN MODO LIBERALE ED AVEVA ISTITUITO UNA MONARCHIA COSTITUZIONALE….POI DIVENTATA SEMPRE + AUTORITARIA.
LA SITUAZIONE ERA STATA AGGRAVATA DA UNA CRISI ECONOMICA CHE AVEVA PORTATO UNA DIFFUSIONE DELLA MISERIA E DISOCCUPAZIONE.
IL RE ABDICO’ E FUGGI AD ANTIGUA (IN VERITA’ IN INGHILTERRA),IN FRANCIA FU PROCLAMATA LA SECONDA REPUBBLICA(X NOI SAREBBE LA TERZA)A CAPO DELLA QUALE FU NOMINATO (NDR FU UN COLPO DI STATO),COME PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, LUIGI NAPOLEONE I NIPOTE DI NAPOLEONE BONAPARTE (CHIAMATELO COME VI PARE SAPPIATE SOLO CHE UNA VOLTA INSEDIATOSI SI AUTOPROCLAMO’ IMPERATORE)

IL 10 MARZO INSORSE BERLINO NELLA CONFEDERAZIONE GERMANICA E TRE GIORNI DOPO PRAGA E BUDAPEST NELL’IMPERO AUSTRIACO. LE LORO RIVOLUZIONI FURONO SOFFOCATE DA FRANCESCO GIUSEPPE (MANGANELLI)

17 MARZO LA RIVOLTA POPOLARE CON A CAPO L’EX DETENUTO POLITICO DANIELE MANIN COSTITUISCE LA REPUBBLICA A VENEZIA E IL GIORNO SUCCESSIVO ANCHE MILANO SI RIBELLA RIUSCENDO A CACCIARE GLI ASBURGICI CON 5 GIORNI DI GUERRIGLIA CITTADINA E FORMANDO UN GOVERNO PROVVISORIO CON A CAPO CARLO CATTANEO…..

……1850 CAVOUR (CASINI) E IL GRANDE PARTITO DI CENTRO

ENTRO’ NEL GOVERNO D’AZEGLIO (REGNO DI SARDEGNA) CAMILLO BENSO CONTE DEI CASINI CHE ASSUNSE SUBITO UN RUOLO DI PRIMO PIANO. LA SUA MOSSA VINCENTE FU LA STESURA DI UN PATTO DI ALLEANZA TRA I GRUPPI DI MODERATI DI DESTRA (CENTRO-DESTRA DI CUI FACEVA PARTE) E I GRUPPI DI MODERATI DI SINISTRA GUIDATI DA RATTAZZI, NE DERIVO’ UN FORTE E MAGGIORITARIO GRUPPO DI CENTRO….

lunedì 13 dicembre 2010

L'IRA DI ALESSANDRA

DAL CORRIERE DELLA SERA
Nuova lite Mussolini-Carfagna. Ancora una volta il pomo della discordia è stato quel famigerato termine vajassa usato dal ministro in una intervista per definire la deputata del Pdl. Ma questa volta ad accendere la miccia delle polemiche ci ha pensato il democratico Piero Fassino.

I FATTI -Durante la discussione alla Camera sulle mozioni di sfiducia al governo, l'ultimo segretario dei Ds stava attaccando il governo quando la nipote del Duce ha cominciato a interromperlo. Impassibile, Fassino ha ad un centro punto apostrofato la deputata: «Onorevole Mussolini, il ministro Carfagna l'ha già definita egregiamente...», evocando l'appellativo di vajassa con cui a lei si era riferita il ministro per le Pari Opportunità.
 - La reazione della nipote del Duce è stata immediata: La Mussolini si è messa a correre verso Fassino «scartando» atleticamente in mezzo all'emiciclo Gianni Paladini, mentre Gianfranco Fini la invitava alla calma. Solo un commesso è riuscita a bloccarla ai piedi dei banchi del Pd, ma quasi del tutto inutilmente: la Mussolini ha afferrato un telefonino sul banco di Ileana Argentin e ha fatto come per lanciarlo a Fassino che, intanto, si scusava.
A questo punto, l'ira della deputata del Pdl si è rivolta alla Carfagna: «Hai visto cosa hai fatto, sei una cretina», le ha detto, ricostruendo l'episodio con i giornalisti in Transatlantico. «Le ho dato della cretina - ha ribadito ai cronisti - e lei ha spalancato quegli occhi da civetta». La parlamentare del Pdl si è poi sfogata alla buvette con il ministro Romani: «Hai visto cosa ha fatto quella cretina - ha detto al titolare del ministero dello Sviluppo - adesso vado a prenderla a calci». Laconico il commento di Romani: «Ma Alessandra - le ha detto - con tutti i problemi che abbiamo...».

VAJASSA - DA WIKIPEDIA
Sostantivo
(antico) fantesca, serva

(nap) donna sguaiata e volgare, incline al pettegolezzo e alla rissa

CHE DIRE ....+ INDICATO DI COSI'

martedì 7 dicembre 2010

DALLA MIA MAIL - PUNTATA 157

Gentile Customare care:

Un anno fa ho cambiato l'applicazione FIDANZATA 7.0 per l'applicazione MOGLIE 1.0 che ha generato subito l'applicazione BIMBO 1.0 che occupa tantissimo spazio sul disco. Le istruzioni non dicono niente di questo fatto.
Ma ciò che più mi preoccupa è che l'applicazione MOGLIE 1.0 si autoinstalla su tutte le altre mie applicazioni e in più si lancia automaticamente quando apro un'altra applicazione fermandola.
Quindi applicazioni come: BIRRA_CON_GLI_AMICI 10.3 e CALCIO_DOMENICA 5.0 non funzionano più.
Qualche volta compare un virus che si fa chiamare SUOCERA 1.0 che blocca il sistema oppure fa si che l'applicazione MOGLIE 1.0 si comporti in modo molto preoccupante. Vorrei disinstallare MOGLIE 1.0 e reinstallare FIDANZATA 7.0 o magari un'altra versione più avanzata, ma mi sembra troppo complicato e non vorrei rischiare tanto, anche perchè BIMBO 1.0 mi piace molto.
Sono disperato! Aiutatemi!!!!!

RISPOSTA SOFTWARE HOUSE

Gentile cliente,

il suo problema è frequente tra gli utenti, ma il manuale d'istruzioni avvisava sull'ultima pagina) che passare da FIDANZATA X.0 a MOGLIE 1.0 comporta dei rischi:

- MOGLIE 1.0 non è più un'applicazione di divertimento come FIDANZATA X.0, ma è un Sistema Operativo Completo fatto per controllare tutte le altre applicazioni.
- Non è più possibile tornare a FIDANZATA X.0 perchè è stato cancellato definitivamente.
- Lo stesso vale per il virus SUOCERA 1.0 che comporta problemi di compatibilità con tutti i sistemi; quindi disinstallarla significa disinstallare MOGLIE 1.0 (che tra l'altro discende da SUOCERA 1.0).
E'sempre meglio aspettare che SUOCERA 1.0 si disinstalli da sola tra qualche anno.
- Diversi utenti hanno provato ad installare AMANTE 1.0 ma i rischi sono enormi: se, per caso, in quel preciso istante si autolancia MOGLIE 1.0 il sistema andrà in tilt creando i virus: REDDITO_ALIMENTARE_BIMBO e ROVINA_SICURA.
- Se arrivi ad installare AMANTE 1.0 non provare più a passare a MOGLIE 2.0 perchè i problemi saranno maggiori.
- Per fare funzionare meglio MOGLIE 1.0 consigliamo di acquistare i pacchetti GIOIELLI con tutte le sue versioni più costose, il pacchetto VESTITI_NUOVI, ma soltanto le ultime versioni, eVACANZE_LUSSUOSE.
- Ad ogni intervento di MOGLIE 1.0 lanciare subito SI_AMORE.EXE e HAI_RAGIONE_AMORE.EXE.
- Fare attenzione ad eventuale lancio di SEGRETARIA_BIONDA_IN_MINIGONNA e NON_RISPONDERE_AL_TELEFONO perchè sono incompatibili con MOGLIE 1.0 e possono
causare danni irreparabili.

Grazie per aver scelto il nostro prodotto e Le auguriamo buon divertimento.

sabato 4 dicembre 2010

caro GIOVANNONI

CHE FA RIMA CON ...CHE DUE MARONI...RISPONDO ALLA TUA AFFERMAZIONE XENOFOBA,RAZZISTA MA SOPRATTUTTO ANTISPORTIVA SUI FINANZIAMENTI ALLE MARATONE CON UNA FOTO. I COMMENTI LI HANNO GIA' FATTI TUTTI GLI ALTRI ITALIANI...ANZI RIPENSANDOCI...FORSE NN CAGHI XCHE' LA MERDA E' NEGRA???
PERCHE' SE INVECE LO FAI COME TUTTI GLI ALTRI UMANI VEDI DI ANDARCI ANCHE ADESSO!!!

wikileaksnews

WikiLeaks.ch: il portale rimane a galla grazie alla Svizzera


Pubblicato da Diego in Internet, Sicurezza Informatica. Sabato, 4 Dicembre 2010.

WikiLeaks rimane in vita grazie allo stato neutrale per eccellenza ossia la Svizzera: da WikiLeaks.org ormai definitivamente chiuso e bandito, si segnala l’apertura di WikiLeaks.ch che porta tutta l’ingente e scottante documentazione su server elevetici aggirando così le ultime difficoltà. La società americana EveryDNS.net aveva infatti seguito gli ordini internazionali e aveva bannato il portale e la stessa Amazon aveva chiuso le porte dei propri server. Sintomo che anche se forse le ultime informazioni diffuse non erano così sconvolgenti, quelle passate e soprattutto quelle ancora inedite preoccupano molto le nazioni.

WIKILEAKS: ASSANGE, FILE CONSEGNATI A 100MILA PERSONE
(AGI) Londra - L'archivio dei documenti di Wikileaks e' stato consegnato in forma criptata a 100mila persone in diversi Paesi. Lo ha detto Julian Assange, rispondendo alle domandei dei lettori del Guardian. "Se succede qualcosa a noi e non dovessimo essere piu' raggiungibili - ha spiegato il fondatore di Wikileaks - una chiave elettronica verrebbe inviata via web e i file sarebbero resi leggibili. La storia vincera'.
Riusciremo a sopravvivere? Dipende da voi", conclude Assange.

Assange: Amazon Codardi e Bugiardi + Video Bunker Svedese


Amazon è il gestore dei server che fino a poco tempo fa garantivono l’host al servizio no-profit di Assange sotto domimio wikileaks.org.

Le evidenti ripercursioni che in questi giorni stanno avendo le notizie dei files di Wikileak, evidentemente non sono piaciute agli Usa e neanche a Amazon.
“Codardi“: Julian Assange bolla con quest’aggettivo Amazon, colpevole di aver estromesso dai propri server Wikileaks ipotizzando in una nota una violazione delle proprie regole di comportamento.
“Il comunicato stampa di Amazon non è compatibile con i fatti di pubblico dominio. E’ una cosa da codardi, una bugia”. Wikileaks è stato poi “sfrattato” anche da Tableau Software, il sito è rimasto oscurato per sei ore prima di ricomparire con un nuovo dominio svizzero, wikileaks.ch.
La scelta di andare su Amazon, ha spiegato Assange rispondendo in chat alle domande dei lettori del Guardian, fu fatta per testare la libertà di stampa negli Stati Uniti.
L’astuzia di Assange, però, si comprende molto bene da quello che chiarisce poco dopo sempre in chat:
“Dal 2007″, ha affermato, “ci siamo deliberatamente piazzati su diversi server in luoghi che ritenevamo deficitari quanto a libertà di espressione, soprattutto per quel che riguarda la differenza tra la retorica e la realtà. Amazon era uno di questi”.
Negli scorsi giorni infatti il sito si era trasferito su server svizzeri, a causa anche degli incessanti attacchi DdoS al portale(arrivati fino a 10 Gigabits per second!).
Amazon risponde che gli evidenti attacchi stavano compromettendo l’infrastruttura dei server ma i collaboratori di Wikileaks rispondono su Twitter cosi:
“Se Amazon è così a disagio con il Primo Emendamento dovrebbero uscire dal mercato della vendita dei libri“, ha stoccato WikiLeaks via Twitter.
Il primo emendamento riguarda appunto la libertà di stampa negli USA.

mercoledì 1 dicembre 2010

INCONGRUENZE LEGALI WEB

Oggi (30/11/10)il giurista e politico italiano Stefano Rodotà ha dichiarato che “il web è un diritto cosituzionale e l’accesso a Internet deve diventare anch’esso un diritto costituzionalmente garantito”.


Il progetto per il 2011 è quindi stendere un nuovo articolo, da aggiungere alla Carta fondamentale. Si tratta dell’articolo 21-bis, il progetto di stesura proposto da Stefano e dal direttore di Wired. Rodotà poi aggiunge ‘la Costituzione e’ nata quando Internet non esisteva. E’ arrivato il momento di scrivere che l’accesso alla Rete, il piu’ grande mezzo di comunicazione della storia, e’ un diritto costituzionale’. Siamo nelle tue mani Stefano, fai in modo che nessuno ci tolga o ci limiti anche questo diritto!
 
SUBITO DOPO LEGGO QUAESTO ARTICOLO SU UN'ALTRO SITO:
 
Ogni qualvolta si vorrà installare in casa un semplice router occorrerà chiamare un tecnico specializzato, ovviamente da retribuire allo scopo, il quale dovrà controfirmare la propria installazione con la certificazione di aver agito secondo le regole dell’arte. Addio al fai-da-te ed al semplice piacere di configurare la propria rete a proprio piacimento: questo, almeno, è quanto traspare dalle parole contenute in un decreto legislativo approvato il 22 ottobre scorso dal Consiglio dei Ministri in «Attuazione della direttiva 2008/63/CE relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni». Rimane tuttavia un ampio margine di azione per evitare la caduta nell’ennesimo orpello normativo anti-Internet: di qui l’utilità dell’allarme scattato attorno ad una norma che necessiterà ora del necessario monitoraggio affinché tutto vada nel verso giusto.




La segnalazione è di Stefano Quintarelli ed il testo ufficiale del decreto è disponibile online. Si tratta con ogni evidenza di un nuovo paradossale balzello teoricamente tanto sgangherato da risultare addirittura inapplicabile oltre che iniquo, privo di logica, privo di utilità e del tutto dannoso se applicato secondo quanto delineato nel testo approvato. Ma dal testo sembra trasparire anche una speranza per cui l’allarme attuale possa essere ingiustificato.

Il nocciolo della questione risiede nel comma 1 articolo 2: «Gli utenti delle reti di comunicazione elettronica sono tenuti ad affidare i lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), che realizzano l’allacciamento dei terminali di telecomunicazione all’interfaccia della rete pubblica, ad imprese abilitate secondo le modalità e ai sensi del comma 2». Nella fattispecie si comprendono nell’articolo «le apparecchiature allacciate direttamente o indirettamente all’interfaccia di una rete pubblica di telecomunicazioni per trasmettere, trattare o ricevere informazioni; in entrambi i casi di allacciamento, diretto o indiretto, esso può essere realizzato via cavo, fibra ottica o via elettromagnetica; un allacciamento è indiretto se l’apparecchiatura è interposta fra il terminale e l’interfaccia della rete pubblica».

Il comma 2 specifica tutta una serie di dettagli che il Ministro dello Sviluppo Economico dovrà deliberare entro un anno dall’entrata in vigore del decreto.

....Il comma 3 indica le sanzioni a cui si andrà incontro in caso di mancato allineamento alle regole imposte: «Chiunque [...] effettua lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali [...], realizzando l’allacciamento dei terminali di telecomunicazione all’interfaccia della rete pubblica, in assenza del titolo abilitativo di cui al presente articolo, è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15.000 euro a 150.000 euro, da stabilirsi in equo rapporto alla gravità del fatto».

La speranza è però appesa ad un piccolo passaggio del comma 2 che mette in gioco una serie di eccezioni ancora tutte da definire. Le parole sono ad una ad una importanti:

f) i casi in cui, in ragione della semplicità costruttiva e funzionale delle apparecchiature terminali e dei relativi impianti di connessione, gli utenti possono provvedere autonomamente alle attività di cui al comma 1

Un semplice router o un semplice switch possono essere annoverati in questa casistica «in ragione della semplicità costruttiva e funzionale» che li contraddistingue? Se sì, il problema non sussiste. Ma a questo punto occorre attendere il decreto che il Ministro dello Sviluppo Economico andrà ad esplicitare nei mesi a venire. Nel frattempo «è tutto vietato, tranne ciò che sarà permesso».