mercoledì 24 agosto 2011

PEZZA FINITA

VISTO CHE...4ANNI FA VI HO CAGATO IL CAZZO COL RITIRO DELLA MIA PATENTE, E' DOVEROSO INFORMARVI CHE.....:

LA PEZZA E' FINITA!!!
MI HANNO RINNOVATO IL DOCUMENTO X 5 ANNI (RINNOVO MASSIMO) E VISTO CHE ALLO SCADERE AVRO 51 ANNI....SI RINNOVA IN MODO NORMALE TIPO ACI O AUTOSCUOLA OGNI LUSTRO COME X LE PERSONE NORMALI.

SALUTI E GRAZIE DI AVER CONDIVISO CON ME I MOMENTI DI PATIMENTO.... CON L'IMMAGINE SIMBOLO DELLA MIA AUTO DI ALLORA

sabato 20 agosto 2011

DESERTIFICAZIONE

DEDICATO ALL'AFA E CALURA CHE CI TOCCA IN QUESTI GIORNI

LE BIANCANE

LE VISITATE LA SCORSA SETTIMANA...MI SPIACE SOLO CHE L'EFFETTO VAPORO NN SOLO RIUSCITO A RENDERLO CON LE FOTO...

Il parco naturalistico "Le Biancane" è il simbolo del rapporto tra Monterotondo Marittimo e l'energia che viene dalla profondità della terra. Il termine geotermia deriva dal greco e significa appunto “Calore della terra”. Questo calore risiede, sotto forma di fluido, sotto la crosta terrestre ed in questa zona si trova a profondità tali che permettono il loro sfruttamento.
Iniziò la produzione di energia elettrica da fonte geotermica a livello industriale nel 1916. Nel 1918 venne costruita una centrale di produzione da 250 kW. La centrale dell'ENEL risale al 1958 ed è stata modernizzata nel 2002. Le quattro centrali situate nel territorio del comune di Monterotondo Marittimo riescono a coprire il 70% dell'intero fabbisogno energetico della provincia di Grosseto.

Il nome deriva dal colore bianco delle rocce che caratterizza tutto il paesaggio, infatti, le emissioni di idrogeno solforato causano una reazione chimica con il calcare trasformandolo in gesso.
Il punto di partenza del percorso si trova a pochi metri dal centro di Monterotondo nell'area detta del “Vecchio Vascone” e del lagone Cerchiaio dove nel  1777 fu scoperta per la prima volta la presenza di acido borico.Da un terrazzamento si giunge dove scorre l'acqua a 40 gradi della sorgente “di Chiorba”. Poi uno spettacolo surreale di putizze e fumarole si presenta agli occhi del visitatore e un grande cratere ricoperto da terra grigia simile a quella vulcanica.

Da qui, seguendo il sentiero che si inerpica sul monte, si raggiunge la parte superiore del Parco: il terreno emana calore, l’aria è impregnata di zolfo, colonne di vapore si dissolvono nell’aria e lo sguardo è attratto dai colori insoliti delle rocce e della vegetazione. Proseguendo la passeggiata si assiste a fenomeni stupefacenti come le solfatare, le fumarole, i geyser, le mofete e i soffioni boraciferi, rumori e sibili strani degni di un film thriller, il colore del terreno che passa come per magia da un rosso intenso ad un giallo ocra, ad un bianco intenso e luminoso Il calore del luogo favorisce la presenza di specie vegetali inconsuete a questa altitudine.
Il vapore che esce dalle fratture delle rocce ha una temperatura di circa 100 °C ed è costituito per il 95% da vapore acqueo e per il restante da anidride carbonica, metano, ammoniaca, acido solfidrico responsabile del caratteristico odore di uova marce, acido borico, azoto, idrogeno ed in minor misura elio, argon, radon ed altri gas nobili.
In corrispondenza degli sbocchi di vapore si hanno cristallizzazioni di zolfo. Tutte le rocce si presentano alterate dalla circolazione dei fluidi geotermici, alterazioni che si manifestano con la scomparsa dei colori originali e con variazione della composizione.


domenica 7 agosto 2011

LAVAGNA E CARTELLI

VITTORIO, IL BARISTA DI PORTILE, CI DELIZIA CON UN ALTRO MOTTO INCISO COL GESSO NELLA LAVAGNETTA DEL LOCALE:

DAVANTI A DIO
IL MAIALE E' UN'ANIMALE COME TUTTI GLI ALTRI
A CUI E' STATO FATTO L'ATROCE TORTO
DI ESSERE PARAGONATO A CERTI UOMINI!

POI INVECE L'IMMAGINE DI QUESTO CARTELLO, SU UN CANCELLETTO DI ENTRATA ABUSIVO DALLA CICLABILE CASTELNOVESE:

SFIGHE

VI LASCIO ALLA SOLITA PAUSA ESTIVA DEL BLOG POSTANDO UNA NOTIZIA CHE HA UN PO' DI RITARDO.... CMQ PENSO CHE MERITI LA LETTURA DI TUTTI GIUSTO X TIRARSI UN PO' SU IN VISTA DELLE MIE AGOGNATE FERIE:


Cronache
02/08/2011 - LA STORIA
Ucciso da un fulmine sul Montasio
mentre disperde le ceneri del fratello

Mentre i due amici percorrevano una strada ferrata, la cosidetta «scala Pipan», durante il rientro in Val Saisera, sono stati sorpresi dal maltempo e un fulmine si è abbattuto su Dean, facendolo precipitare
La tragedia sulle Alpi Giulie
Federico Dean, 41 anni,
precipita nel vuoto e muore.
Stava dicendo addio a Matteo
investito da un tir in Messico

TRIESTE
È salito a 2.754 metri, sulla cima dello Jof di Montasio (Udine), per liberare in cielo le ceneri del fratello, rimasto ucciso in un incidente stradale in Messico a giugno. Ma lasciando la vetta più alta delle Alpi Giulie è stato colpito da un fulmine che l’ha fatto cadere per almeno 40 metri sulla roccia, ed è morto.

È la storia terribile di Federico Dean, un triestino di 41 anni, e del fratello Matteo, falciato da un camion sulle strade di Toluca, in Messico, dove viveva. La scalata di ieri sullo Jof era stata programmata da tempo: con Dean c’era un amico che ha cercato di assisterlo dopo la caduta. Tutto è stato reso inutile dalle pessime condizioni atmosferiche, che hanno ritardato anche l’intervento dell’elicottero dei soccorsi. È stata proprio la scala ferrata a pioli da 70 metri che i due hanno scelto di usare per scendere - ha spiegato oggi all’Ansa il comandante del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Sella Nevea, Gianpietro Zanni - ad attirare il fulmine letale.

L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri ma i contorni della triste e drammatica vicenda si sono dipanati e chiariti solo oggi quando il compagno di cordata di Dean, Gabriele Franco, 35 anni, si è ripreso almeno parzialmente dallo choc e ha potuto spiegare l’accaduto alla Polizia. Dean - un pilota d’aerei che lascia la moglie e un figlio - aveva scelto lo Jof di Montasio perchè era la cima più amata dal fratello. Tragicamente, la missione che Dean si era dato è stata compiuta: a 2.754 metri - lo si evince dalle fotografie trovate dagli uomini del soccorso nella macchina digitale dei due - le ceneri sono state disperse e una piccola targa ricordo è stata deposta sulla roccia. Il fulmine ha colpito Dean e l’ha disarcionato dalla scala ferrata: la caduta sulla parete ripida gli ha provocato numerose fratture e soprattutto una frattura del cranio, con un impatto definito violentissimo dai soccorritori.

Dopo uno choc iniziale, Franco ha cercato di assistere l’amico, chiamando con il cellulare i soccorsi, ma il temporale ha impedito l’avvicinamento dell’elicottero. La salma di Dean è ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria, che ha disposto l’autopsia, mentre Franco sarà sentito per confermare la dinamica del sinistro. Alla famiglia, colpita dal secondo lutto in pochi mesi, restano le lacrime.

AGLI ITALIANI INVECE RIMANE LA SPERANZA CHE IL RITORNO DALLE CHIUSURE FERRAGOSTINE NN CI RISERVI IL "DEFAULT".
QUESTA PAROLA CHE FINO AD ORA L'AVEVO SOLO TROVATA NELL'UTILIZZO DEL PC ORA CI STA TERRORIZZANDO A LIVELLO ECONOMICO.......SOLO CHE NN SI PUO' UTILIZZARE LA FRASE: RIPRISTINA IMPOSTAZIONI INIZIALI!!!