sabato 20 agosto 2011

LE BIANCANE

LE VISITATE LA SCORSA SETTIMANA...MI SPIACE SOLO CHE L'EFFETTO VAPORO NN SOLO RIUSCITO A RENDERLO CON LE FOTO...

Il parco naturalistico "Le Biancane" è il simbolo del rapporto tra Monterotondo Marittimo e l'energia che viene dalla profondità della terra. Il termine geotermia deriva dal greco e significa appunto “Calore della terra”. Questo calore risiede, sotto forma di fluido, sotto la crosta terrestre ed in questa zona si trova a profondità tali che permettono il loro sfruttamento.
Iniziò la produzione di energia elettrica da fonte geotermica a livello industriale nel 1916. Nel 1918 venne costruita una centrale di produzione da 250 kW. La centrale dell'ENEL risale al 1958 ed è stata modernizzata nel 2002. Le quattro centrali situate nel territorio del comune di Monterotondo Marittimo riescono a coprire il 70% dell'intero fabbisogno energetico della provincia di Grosseto.

Il nome deriva dal colore bianco delle rocce che caratterizza tutto il paesaggio, infatti, le emissioni di idrogeno solforato causano una reazione chimica con il calcare trasformandolo in gesso.
Il punto di partenza del percorso si trova a pochi metri dal centro di Monterotondo nell'area detta del “Vecchio Vascone” e del lagone Cerchiaio dove nel  1777 fu scoperta per la prima volta la presenza di acido borico.Da un terrazzamento si giunge dove scorre l'acqua a 40 gradi della sorgente “di Chiorba”. Poi uno spettacolo surreale di putizze e fumarole si presenta agli occhi del visitatore e un grande cratere ricoperto da terra grigia simile a quella vulcanica.

Da qui, seguendo il sentiero che si inerpica sul monte, si raggiunge la parte superiore del Parco: il terreno emana calore, l’aria è impregnata di zolfo, colonne di vapore si dissolvono nell’aria e lo sguardo è attratto dai colori insoliti delle rocce e della vegetazione. Proseguendo la passeggiata si assiste a fenomeni stupefacenti come le solfatare, le fumarole, i geyser, le mofete e i soffioni boraciferi, rumori e sibili strani degni di un film thriller, il colore del terreno che passa come per magia da un rosso intenso ad un giallo ocra, ad un bianco intenso e luminoso Il calore del luogo favorisce la presenza di specie vegetali inconsuete a questa altitudine.
Il vapore che esce dalle fratture delle rocce ha una temperatura di circa 100 °C ed è costituito per il 95% da vapore acqueo e per il restante da anidride carbonica, metano, ammoniaca, acido solfidrico responsabile del caratteristico odore di uova marce, acido borico, azoto, idrogeno ed in minor misura elio, argon, radon ed altri gas nobili.
In corrispondenza degli sbocchi di vapore si hanno cristallizzazioni di zolfo. Tutte le rocce si presentano alterate dalla circolazione dei fluidi geotermici, alterazioni che si manifestano con la scomparsa dei colori originali e con variazione della composizione.


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