sabato 17 luglio 2010

STATURE STATUARIE

IO E IL PIERINO NAZIONALE RIUSCIAMO AD ABBASSARE NOTEVOLMENTE LA MEDIA....DI SEGUITO CIO' CHE HO TROVATO SULL'AUMENTO DELLA STATURA DEGLI ITALIANI: TRIP PODISTICO DI MARTEDI SERA COL MICK

CUT AND PAST DA VARI SITI E POST NEL WEB
"La statura media degli italiani è passata da 163,8 centimetri dei nati nel 1874 ai 173,6 centimetri dei nati nel 1967; un ulteriore aumento si è avuto nei decenni successivi nel1992 era di 174.1 cm.: oggi è di circa 176 centimetri nell'Italia centrosettentrionale e2-3 centimetri in meno nel Sud e nelle Isole. La statura media delle donne è circa 13 cm meno di quella dei maschi. Durante la crescita le stature medie sono ovviamente aumentate rispetto a una volta e la pubertà è anticipata".
In cent'anni l'altezza media in Italia è aumentata più di 10 cm. La crescita è stata particolarmente rapida negli anni 70, cioè per gli uomini nati negli anni 50 e che hanno trascorso la loro infanzia negli anni della ripresa e dello sviluppo economico che sono seguiti alla seconda guerra mondiale (dal 1971 al 1981 vi è stato un aumento medio di 2.7 mm/anno). Negli ultimi anni la crescita tende a rallentare; probabilmente si stabilizzerà intorno ai 175/176 cm. Un fenomeno analogo si è verificato in tutti i paesi industrializzati, anche tra le donne. Gli italiani piu' alti vivono in Friuli Venezia Giulia, con una statura media di 178 centimetri; i piu' bassi in Calabria (172,35 centimetri).
L'aumento dell'altezza media è dovuto essenzialmente al miglioramento delle condizioni di vita, soprattutto nell'alimentazione (per ricordare alcuni dati, nel 1880 l’"italiano medio" ha consumato 15 kg di carne, 29 nel 1960 e 54 nel 1970), ma anche nell'assistenza sanitaria e nell'attività fisica (si pensi all'elevamento dell'obbligo scolastico e alla progressiva riduzione del fenomeno del lavoro minorile): questi miglioramenti hanno fatto sì che i bambini e gli adolescenti abbiano avuto sempre più modo di sfruttare al massimo le potenzialità di crescita presenti nel patrimonio genetico ereditato dai genitori. Uno studio sui giovani piemontesi nati negli anni della Seconda Guerra Mondiale, 40/44,ha evidenziato che erano più bassi di quelli nati nel 1939 o nel 1945. Questo significa che lo stato di carenza alimentare nei primi due-tre anni di vita può influire negativamente ed in modo irreversibile sulla statura definitiva". Il miglioramento nell'assistenza sanitaria ha inciso su questo aumento anche in altri modi; ad es. le donne longilinee un tempo incontravano più difficoltà nel parto e quindi mediamente avevano meno figli; pian piano questo "svantaggio" è stato colmato ed è aumentata la trasmissione del patrimonio genetico da parte delle donne più alte.
Nessun timore, però, avverte il professore Masali: "Il fenomeno tenderà ad esaurirsi con il raggiungimento dei limiti d'espressione del patrimonio genetico". Pertanto, non c'è da allarmarsi: i figli dei nostri figli non calzeranno il 55. Lo stop all'aumento della lunghezza del piede di generazione in generazione è nel nostro stesso Dna.

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