Bologna, il Comune passa al software libero
Programmi gratuiti sui 3.600 pc. «Entro il 2010 risparmieremo 170mila euro»
Niente più programmi per il computer protetti da licenza a pagamento. Meglio il software libero, cioè Linux e compagni: programmi a sorgente aperta (in inglese open source) che per tutti, e in particolare per la pubblica amministrazione, hanno due impareggiabili vantaggi. Primo, permettere di risparmiare i diritti alle case che producono software (un costo fisso da moltiplicare per ogni pc in dotazione) e, secondo, poter modificare i programmi alle esigenze del proprio ufficio.
A Palazzo D'Accursio il progetto è partito nel 2004, ma sta per essere completato: «Su un totale di 3.600 terminali sono circa 1.800 i nostri computer già migrati», spiega Massimo Carnevali, dirigente del Settore sistemi informatici - si tratta di un notevole risparmio in termini di licenze, dai 570.000 euro spesi nel 2006 contiamo per il 2010 di scendere fino a 400.000 euro».
Entro fine anno sarà completato il passaggio dai programmi per ufficio di Microsoft Office 1997 a quelli di Open office.
La news presentata ieri mattina alla Commissione istruzione e cultura ha ricevuto il parere positivo dei consiglieri. «Un ruolo decisivo - spiega Carnevali - l'ha giocato l'Università, grazie alle quale abbiamo dato vita a tirocini formativi, attirando al tempo stesso le professionalità delle molte aziende del territorio che operano nel settore»......
Bologna conferma ancora la tradizione di Comune tra i più all'avanguardia in Italia sul fronte delle nuove tecnologie. Lo era stato nel 1995 con Iperbole, fra le prime rete civiche e di servizi di una città italiana.
A Palazzo D'Accursio il progetto è partito nel 2004, ma sta per essere completato: «Su un totale di 3.600 terminali sono circa 1.800 i nostri computer già migrati», spiega Massimo Carnevali, dirigente del Settore sistemi informatici - si tratta di un notevole risparmio in termini di licenze, dai 570.000 euro spesi nel 2006 contiamo per il 2010 di scendere fino a 400.000 euro».
Entro fine anno sarà completato il passaggio dai programmi per ufficio di Microsoft Office 1997 a quelli di Open office.
La news presentata ieri mattina alla Commissione istruzione e cultura ha ricevuto il parere positivo dei consiglieri. «Un ruolo decisivo - spiega Carnevali - l'ha giocato l'Università, grazie alle quale abbiamo dato vita a tirocini formativi, attirando al tempo stesso le professionalità delle molte aziende del territorio che operano nel settore»......
Bologna conferma ancora la tradizione di Comune tra i più all'avanguardia in Italia sul fronte delle nuove tecnologie. Lo era stato nel 1995 con Iperbole, fra le prime rete civiche e di servizi di una città italiana.
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