martedì 15 luglio 2008

RIMANE NERA LA PAGINA PIU' NERA DELL'ULTIMO DECENNIO DI STORIA ITALICA

ALLA CONCLUSIONE (DOPO 7 ANNI) DEL PROCESSO SUI FATTI DI "BOLZANETO"... POCHE CONDANNE MA FONDAMENTALMENTE UNA TACITA AMMISSIONE QUALCOSA E' SUCCESSO. CHIUNQUE DI NOI LO SAPEVA: NON CI SONO CONDANNE ECLATANTI, D'ALTRA PARTE FORZE DELL'ORDINE E POLITICA SONO "COPERTE" DALLA LEGGE IN TUTTO IL MONDO, IN ITALIA POI STIAMO CERCANDO DI FARE LEGGI CHE PROCURINO ULTERIORI IMMUNITA' E CHE BLOCCHINO I PROCESSI A TALI PERSONE. ANNI FA NON C'ERANO FOTO E FILMATI MA ORA NON POSSIAMO "NON AVERE VISTO" A PRESCINDERE DA CHI AVESSE INIZIATO O DA CHI ERA NEL TORTO E NELLA RAGIONE. DI SEGUITO UNA LIBERA RACCOLTA DI ARTICOLI WEB DA TESTATE DI VARIE TENDENZE.


Lunedì 14 luglio, dopo le 22.00.
L’agenzia Ansa: “Ventitré anni e nove mesi di reclusione per quindici 15 imputati e assoluzione per 30: è la sentenza emessa questa sera dopo 11 ore e mezza di camera di consiglio dalla terza sezione del tribunale di Genova presieduta da Renato Delucchi. I Pm Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati avevano chiesto condanne nei confronti di 44 imputati per oltre 76 anni di carcere con pene variabili da 6 mesi a 5 anni e 8 mesi di reclusione e una sola assoluzione. In pratica i giudici hanno ridotto di un terzo sia le richieste di condanna che il numero dei condannati. Non hanno inoltre confermato per la maggior parte degli imputati il reato di abuso d' ufficio doloso, contestato dai pm in sostituzione del reato di tortura non ancora previsto dal nostro ordinamento giudiziario”


DA L'ESPRESSO........Nessuno farà un giorno di galera, tanto per intenderci. Ma il primo giudizio darà il via libera alle cause civili. In quei giorni del luglio 2001 da Bolzaneto transitarono 252 tra arrestati e fermati. Le vittime accertate sono 209, e tutte hanno chiesto che vengano loro risarciti i danni. Si parla in media di settantamila euro a testa, che fa in tutto circa quindici milioni. Nel corso del dibattimento l´Avvocatura dello Stato non ha solo chiesto "scusa" ai no-global che furono fatti prigionieri durante il G8. Ha annunciato che, essendo venuto meno il "nesso organico" - le forze dell´ordine non si comportarono come tali - , i ministeri di appartenenza non tireranno fuori un centesimo. Ripudiati. Carabinieri, poliziotti, guardie dovranno pagare di tasca propria. In alcuni i casi i legali degli imputati, cui lo Stato non ha naturalmente anticipato le spese, hanno già iniziato le pratiche per pignorare case e stipendi. "Ma i veri colpevoli sono ai vertici dell´amministrazione, sono quelli che dovevano organizzare il G8 e non sono stati in grado di farlo", ha replicato tra gli altri l´avvocato di Alessandro Perugini, l´ex numero 2 della Digos genovese che rischia tre anni e mezzo di reclusione."A Bolzaneto fu torura", hanno ribadito i pm nella loro requisitoria. Ma a differenza di tutti gli altri paesi, l´Italia non si è mai adeguata alla Convenzione europea dei diritti dell´Uomo. L´ha sottoscritta nell´89, però il codice penale quel reato non lo ha mai disciplinato. Altrimenti, gli imputati avrebbero rischiato pene molto più pesanti....Dita spezzate, pugni, calci, manganellate su persone inermi, bruciature con accendini e mozziconi di sigaretta, bastonate alle piante dei piedi. Teste sbattute contro i muri, taglio dei capelli, i volti spinti nella tazza del water. Insulti, umiliazioni. "Sono stati adottati tutti quei meccanismi che vengono definiti di ‘dominio psicologico´ al fine di abbattere la resistenza dei detenuti e di ridurne la dignità. Tutto ciò è potuto avvenire grazie a quel meccanismo fatto di omissioni, per cui i responsabili non vengono puniti e le vittime terrorizzate hanno paura di denunciare i maltrattamenti subiti. La parola chiave è stata: impunità".


DA PEACE REPORTER ...Ma la sentenza dice un’altra cosa, anche se a onor del vero si dovrà attendere il dispositivo per capire la scelta dei giudici. Le vittime hanno un risarcimento monetario, i ministeri di Giustizia e Interni devono risarcire. Questa forse è l’unica buona notizia: non per i soldi, ma perché il risarcimento dice di chi è stata la responsabilità politica: c’erano Roberto Castelli, l’ingegnere leghista, e Claudio Scajola, di Forza Italia. Anche se a Genova, in visite alle caserme, c’era Gianfranco Fini, con il suo codazzo di Alleanza Nazionale.....A BOLZANETO UNA PAGINA NERISSIMA, L'ITALIA E' ANCORA UNA DEMOCRAZIA?
Un totale di "soli" 24 anni di pene per i maltrattamenti fisici e morali inflitti ai detenuti nella caserma di Bolzaneto è certamente poco, ma intanto il tribunale ha condannato 15 persone, fra agenti e personale sanitario, confermando che in quella caserma è stata scritta una delle pagine più nere nella storia recente delle nostre forze dell'ordine. Quel che emerge e spaventa è come il nostro paese considera le violazioni dei diritti fondamentali: un reato lieve e destinato alla prescrizione per i tribunali, niente di rilevante per la politica, incapace in questi anni di approvare una legge sulla tortura e di sospendere dal servizio i funzionari (spesso addirittura promossi!) imputati nei processi seguiti al G8 di Genova
X CHI, COME I NS POLITICI , NON RICORDA...CONSIGLIO DI FARE IL DOWNLOAD DAL WEB DELLA PUNTATA DI BLU NOTTE E GUARDARSELA...POSSIBILMENTE SENZA POPCORN!

domenica 13 luglio 2008

HALL OF FAME

A GRANDE RICHIESTA PROPONGO NELLA SEZIONE SPARVIERI UNA SERIE DI MINI BIOGRAFIE DEI PERSONAGGI CHE HANNO RESO "IMMENSO" LO SPORT INTESO COME GESTO UNICO E INDISTRUTTIBILE DALLE POLEMICHE, COME STRUMENTO DI CRESCITA E APERTURA, COME QUALCOSA DI INDIMENTICABILE. CERCHERO' DI POSTARE LE STORIE DI ATLETI CHE AVENDO GAREGGIATO TANTI (MA TANTI) ANNI FA RISCHIANO DI VEDERE LA LORO OPERA E I LORO GESTI SPARIRE NEI MEANDRI DI SKY E DELLE INNUMEREVOLI PARTITE "MILIARDARIE" CHE CI PROPINANO OGNI GIORNO. LA RICHIESTA DI UNO DI VOI E' OLGA KORBUT E SE VI INTERESSA GUARDATE COSA SAPEVA FARE E SENTITE LE URLA DEI COMMENTATORI TELEVISIVI! AH... DURANTE QUELL'ESERCIZIO IL PUNTEGGIO NON RIUSCIVA AD ESSERE CALCOLATO PERCHE' IL SISTEMA DI VOTO ELETTRONICO ERA SETTATO SUL MAX 9.90 MA TUTTI I GIUDICI LE DIEDERO 10!!!!!

sabato 12 luglio 2008

PELLE NUDA


HO RICEVUTO UNA TELEFONATA DOVE UN AMICO CERCAVA DI DESCRIVERMI LA SITUAZIONE ORMONALE CHE PROVA UN MASCHIO ADULTO (E NON) A PASSEGGIARE LUNGO IL BAGNASCIUGA DI MILANO MARITTIMA BEACH IN QUESTO PERIODO, CON UN FIORIRE DI TETTE E CULI ALVENTO CHE TANTO RICORDANO LA DESCRIZIONE CHE FA TOGNAZZI DELLA TITTI DI AMICI MIEI.... E ALLORA HO RICORDATO... E' SEMPRE LA SOLITA STORIA...CAMBIANO I LUOGHI, L'ETA' E LA GNOCCA MA IL RESTO E' IL SOLITO. HO DECISO ALLORA DI RISPOLVERARE UN ALTRO ARTICOLO DI "TRIPS IN THE SBAND". VI RICORDO X L'ENNESIMA VOLTA CHE QUANDO SCRIVEVAMO QUESTE COSE(RIGOROSAMENTE A MANO) ERAVAMO PIU' GIOVANI E MENO APERTI.

MI SCUSO CON LE LETTRICI DEL BLOG PER VOCABOLI E CONCETTI A LORO NON GRADITI:


DA LA FANZINE
TRIPS IN THE SBAND –N° 0,75 – GIUGNO 1992
RUBRICA: CUORE

Bela ragaz! Si ricomincia!
E’ arrivata l’estate e le luride infami si ripresentano in giro mezze nude risvegliandoci gli istinti più bestiali.
Che fare? Vi segnaliamo che è nato a Bologna un centro di educazione sessuale estiva, un posto dove vai una settimana e loro ti insegnano a non cagare le f..he.
PROGRAMMA CORSO:
GIORNO1 – mattino ore 8/12 proiezione continua di films di T. Orlowsky. Obbligo della veduta con le mani legate. Pomeriggio ore 15 vi slegano le mani.
GIORNO 2 e 3 – Gita a Cannes – Midi Plage Bain 17 dove sono tutte in topless e tanga, età media 19 anni…un lavoro da matti…voi dovete camminare tutto il giorno sulla spiaggia con manette e bavaglio. SERA – Teatro Rappresentazione Live di Moana la Sporcacciona
GIORNO 4 – Mani slegate tutto il giorno
GIORNO 5 - Psicologia : perche non bisogna cagarle?
La teoria del centro è che… se noi, tutti uniti non le caghiamo o che diventano lesbiche o che vengono poi loro a chiederci di chi..are!
GIORNO 6 – Prova pratica di “non cagaggio” in discoteche e poi night clubs del Bolognese.
GIORNO 7 – DIPLOMI
Info…………..

L'INVASIONE DI UNGULATI

DISCUTEVO RIGUARDO ALLE CONTINUE NOTIZIE CHE RIGUARDANO L'INVASIONE DEGLI UNGULATI NEL NS TERRITORIO QUANDO CI SIAMO SENTITI IMPROVVISAMENTE ZOOLOGICAMENTE IGNORANTI. ALCUNI SOSTENEVANO CHE FOSSERO CERVI CAPRIOLI DAINI, ALTRI I CINGHIALI, UNA PERSONA ADDIRITTURA GLI ORSI. AVEVO TIRATO IN BALLO IL DISCORSO PARLANDO DI BRANCHI DI CANI INSELVATICHITI CHE SI SONO AGGIUNTI A BRANCHI DI LUPI O CHE SI COMPORTANO COME TALI. DOVEROSA LA RICERCA WEB - WIKIPEDIA NON AIUTA IN QUANTO LA SEZIONE E' IN COSTRUZIONE MA CI SONO ALTRI SITI CHE HANNO RISOLTO L'ARCANO. A PARTE QUELLO DEGLI ORSI AVEVAMO RAGIONE TUTTI E LA COSA MI HA UN PO' DELUSO (SAPETE MI PIACE AVERE RAGIONE):
UNGULATICon il termine di Ungulati si indica un gruppo di Mammiferi caratterizzati dall’avere la parte terminale delle dita (falangette) ricoperte da robuste unghie (zoccoli). Si tratta di un super ordine cui appartengono, tra gli altri, l’ordine dei Perissodattili e l’ordine degli Artiodattìlì.Ci sono poi alcuni sottoordini come ruminanti e suiformi a cui appartengono le famiglie suidi,bovidi e cervidi. Di conseguenza esistono questi animali presenti in Italia allo stato selvatico:Cinghiale,Muflone ,Camoscio,Stambecco,Capriolo,Cervo,Daino.
COME VI HO DETTO MI PIACE AVER RAGIONE E VISTO CHE SCRIVO IO SU QUESTO BLOG VI PARLERO' DEL.....
CAPRIOLO (Capreolus capreolus)In Italia è presente soprattutto nelle Alpi Centrali e Orientali e in alcuni settori delle Alpi Occidentali e dell’Appenino.Alcuni autori ascrivono i Caprioli presenti nell’Italia centro-meridionale ad una sottospecie particolare C.c.italicus.Morfologia: il peso (intero) varia nei maschi da 18 a 30 chili mentre le femmine sono circa 1/10 più leggere.Il treno posteriore sollevato, il corpo raccolto gli conferiscono una struttura da saltatore; il salto che precede la fuga è una delle caratteristiche del Capriolo.Il maschio ha il tronco più corto di quello della femmina, il collo più corto e grosso, la testa triangolare. La femmina ha le orecchie lunghe, il collo lungo e sottile la testa più allungata.Il Capriolo maschio di 1 anno oltre ad avere il muso dall’espressione bambinesca, ha il collo lungo e magro; poi invecchiando il collo si inclina sempre di più e la testa sembra più corta per l’allargamento del cranio.Nella femmina, con il passare degli anni il ventre si appesantisce, il collo e la testa smagriscono le orecchie sono portate indietro.Il mantello presenta in estate una colorazione rossa, diventando grigio-bruno durante l’inverno; il piccolo è macchiettato sino a circa 3 mesi.In primavera i maschi giovani mutano per primi il mantello (ai primi di maggio) mentre i vecchi lo cambiano pia tardi. Il posteriore della femmina, mostra una macchia bianca (specchio) a forma di cuore, con un ciuffetto di peli bianchi dall’aspetto di coda (i Caprioli sono invece anuri, cioè senza coda); lo specchio del maschio appare invece a forma di fagiolo.Elemento essenziale ai fini del riconoscimento dei sessi è la presenza, nei soli maschi, dei palchi: dopo la nascita, a 3-4 mesi si sviluppano due fusi di piccole dimensioni (2-3 cm. massimo 5 cm.) senza rose, che stirano la pelle a partire da settembre-ottobre e la forano in dicembre-gennaio; sono persi in febbraio per essere subito sostituiti con un nuovo palco (seconda testa). I palchi di seconda testa si liberano dal velluto in maggio-giugno e vengono persi in dicembre. I palchi dei maschi di 2 anni di terza testa devono avere 4 o 6 punte. Il trofeo sarà al massimo sviluppo in soggetti di 5-7 anni, Dopo i 9-10 regrediscono. I palchi sono normalmente bruno-gialli; la colorazione sembra dipendere dallo sfregamento contro rami e all’azione del sole e dell’umidità.Habitat: il Capriolo è un tipico animale da ecotono, ama cioè i boschi contigui e intercalati da coltivazioni e prati, le foreste con radure e tagliate.Predilige la boscaglia piuttosto fitta, con ampie zone cespugliate in cui è in grado di infilarsi grazie alla sua conformazione . In montagna sale a notevoli altezze d’estate, passando l’inverno entro la foresta: sì muove con difficoltà sulla neve.Abitudini alimentari: il Capriolo non è un super ruminante e necessita pertanto di diverse razioni alimentari nel corso della giornata, sino a 8-12.In estate si nutre anche durante la notte ; normale è il pascolo all’alba, a mezzogiorno e al tramonto.L’alimentazione consiste in erbe di vario genere, e anche parti legnose, fogliame, gettiti di latifoglie e anche di conifere Comportamento: animale piuttosto prudente, dal carattere inquieto. Durante l’inverno si ha la formazione di gruppi composti da femmina con i piccoli, femmina sottile eventualmente con un maschio. In aprile i maschi adulti tendono ad imporsi sul giovane maschio che lascia il gruppo che si smembra totalmente prima dei parti quando la femmina è lasciata anche dalla figliolanza.

giovedì 10 luglio 2008

JAPSILVIO


CALDO E ORRORI ESTIVI


RAGAZZI SI SUDA, E ANCOR DI PIU' LEGGENDO LE NOTIZIE CHE CI PASSANO I GIORNALI.... RAGAZZE UCCISE A LLORET.... RAGAZZI TORTURATI E MASSACRATI A LONDRA.... LA TV NEOZELANDESE CHE PASSA FILM PORNO AL POSTO DELLE AZIONI DI RUGBY....TETO CHE LAVORA....BOLLET CHE CORRE E NON VA IN FERIE....STATUE IN BRONZO DEDICATE AL MICK A LONDRA(SAI A CASTELNUOVO LA STATUA RAPPRESENTA UN PORCELLINO E ALLORA BISOGNA ESPORTARSI).....LORE CHE SEMBRA INNAMORATO E NON FA + SPORT....KRK SIMPATICO....TITTI CHE SARA' PADRE DI UNA "FEMMINA"...PITA CHE FA UNA GRIGLIATA E INCENDIA LA CASA... BERLUSCA CHE TROMBA LA GARFAGNA...ECC.ECC.

lunedì 7 luglio 2008

QUARANTATRE

ECCO UN'ELENCO DEI PERSONAGGI "IMPORTANTI" NATI IL 7 LUGLIO....AH GLI AUGURI ME LI FACCIO DA SOLO "STR..ZETTI"
1887 - Marc Chagall, pittore bielorusso († 1985)
1890 - Lauro Bordin, ciclista italiano († 1963)
1893 - Vladimir Vladimirovič Majakovskij, poeta russo († 1930)
1896 - Albin Lesky, filologo classico e grecista austriaco († 1981)
1899 - George Cukor, regista statunitense († 1983)
1901 - Vittorio De Sica, attore e regista italiano († 1974)
1905 - Louis-Jean-Frédéric Guyot, cardinale francese († 1988)
1907 - Robert Anson Heinlein, autore di fantascienza statunitense († 1988)
1909 - Gottfried von Cramm, tennista tedesco († 1976)
1910 - Elena Altieri, attrice italiana († 1997)
1911
Jesse Carver, calciatore e allenatore di calcio inglese († 2003)
Gian Carlo Menotti, compositore e librettista italiano († 2007)
1916 - Wilebaldo Solano, politico spagnolo
1917 - Larry O'Brien, politico statunitense († 1990)
1922 - Pierre Cardin, stilista italiano
1923 - Saverio Tutino, giornalista e scrittore italiano
1925 - Yvonne Mitchell, attrice britannica († 1979)
1928 - Patricia Hitchcock, attrice e produttrice cinematografica britannica
1929
Cecilia Mangini, regista italiana
Sergio Romano, storico, scrittore e giornalista italiano
1930 - Theodore Edgar McCarrick, arcivescovo cattolico e cardinale statunitense
1931 - David Eddings, scrittore statunitense
1932
Giuseppe Corradi, calciatore e allenatore di calcio italiano († 2003)
Joe Zawinul, pianista, organista e compositore austriaco († 2007)
1933 - Albino Reggiori, pittore, incisore e scultore italiano († 2006)
1936 - Luciano Bellosi, storico dell'arte italiano
1937 - Giovanni Arrighi, economista e sociologo italiano
1938
Jan Assmann, egittologo tedesco
Hermann Huppen, autore di fumetti belga
Mario Pescante, imprenditore, dirigente sportivo e politico italiano
1940
Paolo Bonaiuti, politico italiano
Alan King, sassofonista, flautista e attore britannico
Ringo Starr, musicista britannico
1941 - Marco Bollesan, rugbysta italiano
1943
Toto Cutugno, cantante pop, compositore e paroliere italiano
Michele Mirabella, conduttore televisivo italiano
1944
Jürgen Grabowski, ex calciatore tedesco
Emmanuel Steward, allenatore di pugilato statunitense
1945 - Matti Salminen, basso finlandese
1947
Gyanendra Bir Bikram Shah Dev
Howard Rheingold, critico letterario e scrittore statunitense
1948 - Antonio Bandini, politico e diplomatico italiano
1949
Shelley Duvall, attrice statunitense
Mimmo Locasciulli, cantautore italiano
1950 - Bruno D'Andrea, cantante italiano
1951 - Michael Henderson, bassista e cantante statunitense
1952 - Mando Guerrero, wrestler messicano
1954 - Girolamo Fazio, politico italiano
1959
Barbara Krause, nuotatrice tedesca
Alessandro Nannini, pilota automobilistico italiano
Katia Svizzero, annunciatrice televisiva e conduttrice televisiva italiana
1960
Ralph Sampson, ex cestista statunitense
Billy Wright, terrorista britannico († 1997)
1962
Adriano Baffi, ciclista italiano
Licia Colò, conduttrice televisiva italiana
Elsa Di Gati, giornalista e conduttrice televisiva italiana
Akiva Goldsman, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense
1964
Paolo Bertini, arbitro di calcio italiano
Kosuke Fujishima, autore di fumetti giapponese
1965 - KRK, filosofo contemporaneo
1966
Paolo Giordano, giornalista italiano
Claudio Melchiorre, sindacalista italiano
1967 - Tom Kristensen, pilota automobilistico danese
1968 - Jorja Fox, attrice statunitense
1969
Luigi Garzya, ex calciatore italiano
Joe Sakic, hockeista su ghiaccio canadese
1970
Robia LaMorte, attrice statunitense
Erik Zabel, ciclista tedesco
1971 - Fabrizio Lavoro, chitarrista, cantante e disc-jockey italiano
1972
Andrea Cecchini, calciatore italiano
Lisa Leslie, cestista statunitense
1973 - Clement Chukwu, ex atleta nigeriano
1974 - Nicholas Naumenko, hockeista su ghiaccio statunitense
1975
Louis Koen, rugbysta sudafricano
Rumun Ndur, hockeista su ghiaccio nigeriano
1977
Channel 7, cantante e produttore discografico statunitense
Anodajay, rapper canadese
Benjamin Huggel, calciatore svizzero
Juri Tamburini, calciatore italiano
1978 - Marcus Ahlm, pallamanista svedese
1980 - Michelle Kwan, pattinatrice statunitense
1982
Anneke Beerten, ciclista olandese
Nicola Ciacci, calciatore sammarinese
1984 - Alberto Aquilani, calciatore italiano
1985 - Drissa Diarra, calciatore maliano
1986 - Jean Maleb, calciatore vanuatuano
1989 - Camilla Diana, attrice italiana

domenica 6 luglio 2008

ATENSION SIVUPLE' AN DO TRUA


INCREDIBILE DOPPIA RICHIESTA DI POST! LE MIE FIGLIE E TETO(30 ANNI CIRCA DI DIFFERENZA) RICHIEDONO NOTIZIE SUI "GIOCHI SENZA FRONTIERE". A DIRE IL VERO TETO, INTERPELLATO TELEFONICAMENTE RICORDA SENZA L'AUSILIO DI NULLA I NOMI DEGLI ARBITRI......


Era il 1965: lo statista francese Charles De Gaulle auspicava l'unità economica Europea ma s'impegnava anche per creare il primo gioco internazionale che unisse le nazioni coinvolte nei suoi progetti, incrementando l'amicizia fra i paesi della neonata istituzione. La formula nasce dall'esperienza italiana di Campanile sera che venne a sua volta copiata in Francia da Guy Lux con il titolo di "Intervilles", per l'allora statale TF1: delle cittadine si confrontavano giocando, in piazza. A quel punto il passo fu breve: aderirono al progetto Germania, Belgio e l'Italia e nacque "Jeux sans frontieres".
Così è nata "Giochi Senza Frontiere", la trasmissione più longeva nella storia delle coproduzioni, trasmissione che da allora (salvo un'interruzione tra il 1983 e il 1987 per esaurimento di idee) torna puntuale ogni estate. Soltanto 4 erano i paesi che presero parte alla prima edizione nel 1965 (Belgio, Francia, Germania e Italia), un numero destinato ad aumentare notevolmente. Dal '65 ad oggi, infatti, 18 sono state le nazioni che hanno preso parte ai giochi, che oltre alle consuete estive ha visto anche 13 edizioni invernali, negli anni che vanno dal '70 al '82 e dal '89 al '91: del '78 è l'apertura all'Europa dell'est con la partecipazione della Yugoslavia; nel '92 è entrata la Cecoslovacchia (che in seguito partecipa come Rep. Ceca), nel '93 l'Ungheria, nel '94 la Slovenia. Pochi sanno che Giochi senza frontiere è la trasmissione che ha inaugurato l'Eurovisione, e che per molti anni il programma è stato abbinato alla lotteria europea, il cui montepremi (circa 5 miliardi) veniva espresso in "Ecu", quando ancora l'Euro era solo un utopia: da tre anni a questa parte, con l'entrata in vigore dell'Euro, Giochi senza frontiere si fa promotore per divulgare l'importanza della moneta unica, esplicando vantaggi e composizioni ai paesi aderenti.
I più spettacolari giochi portano la firma di un italiano: Popi Perani, presente dalla prima edizione fino al 1989. Sono rimasti nella storia anche i due primi giudici Guido Pancaldi e Gennaro Olivieri (svizzeri).
Per ben quattro volte l'Italia e' salita sul gradino più alto di "Giochi senza frontiere": con Como nel 1970, Abano Terme (PD) nel 1978, Vigevano (PV) nel 1991 e Bolzano-Sudtirol nel 1999.

sabato 5 luglio 2008

PESCHE E PELURIA


ESTATE,VOGLIA DI FRUTTA E MI COMPRO UNA CASSA DI PESCHE BUONISSIME. DOPO AVERNE MANGIATE PERO' CIRCA 4 AL GIORNO SONO UN PO' INSTUNGATO E MI SENTO COME SE LA PELURIA DELLA LORO BUCCIA SI FOSSE TRASFERITA SULLA MIA LINGUA. CMQ COME MIO SOLITO HO FATTO DELLE RICERCHE E HO SCOPERTO CHE LA COSA NON PUO' SUCCEDERE! UN PO' DI STORIA, QUALCHE RICETTA PER SAPERNE DI +.


Il pesco (Prunus persica) è una specie di Prunus che produce un frutto commestibile chiamato pesca.E’ un albero originario della Cina, dove è considerato simbolo d'immortalità, ed i cui fiori meravigliosi sono stati celebrati da poeti, pittori e cantanti. Dall'oriente il pesco giunse al seguito delle carovane sino in Persia, e grazie ad Alessandro Magno si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo. In Egitto, la pesca era sacra ad Arpocrate, dio del silenzio e dell'infanzia, tanto che ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche, per la loro morbidezza e carnosità. Il frutto arrivò a Roma nel I secolo d.C. La coltivazione del Pesco di solito viene avviata partendo da piante giovani con innesto già effettuato acquistate presso produttori specializzati. Tuttavia è possibile riprodurre questa pianta attraverso il seme anche se la qualità dei frutti sarà piuttosto imprevedibile.
Le pesche sono carnose, succose e zuccherine, con una polpa dolcissima e profumata, bianca, gialla o rossa, una buccia sottile vellutata, o liscia, che va dal colore giallo al rosso-carminio al salmone, e con un nocciolo duro, che può essere aderente (pesche duracine) o non aderente (spiccagnole) dalla polpa. La pelle liscia ed il nocciolo libero (non aderente alla polpa), o meno (aderente alla polpa), distinguono la pesca propriamente detta dalle altre varietà prodotte dalla specie Prunus persica. Le pesche si dividono in tre categorie principali: la pesche comuni, le pesche noci (dette anche nettarine) e le percoche. In Italia, la maturazione dei frutti avviene tra la prima e la seconda decade di maggio nelle zone meridionali, fino alla fine di settembre per le cultivar più tardive. In linea di massima le condizioni climatiche italiane e degli altri paesi mediterranei sono ideali per la coltivazione del pesco.Il consumo annuo è di circa a 6,8 kg per abitante.

Pesche dolci
Ingredienti: - Per i biscotti: - Maiorca un chilo, - Zucchero gr. 400, - Burro gr. 200, - 4 uova intere e 2 tuorli, - Due buste di lievito secco, - Latte mezzo bicchiere.
Per la crema: - Latte un litro, - Amido g. 150, - Zucchero g. 200, - Due tuorli, - Buccia di limone. Per decorare: - Liquore Alchermes, - Zucchero, - Foglioline verdi di ostia.
Procedimento: In una spianatoia, versare nella fontana della farina, il burro fuso a bagnomaria, le uova sbattute, lo zucchero, il latte, il lievito ed impastare il tutto, finche' diventi omogeneo, quindi foggiare, avendo cura di oliarsi il palmo della mano, delle pallottoline grandi come una noce e deporle sulle teglie imburrate. Infornare i biscotti e farli cuocere per circa quindici minuti,alla temperatura di 200º C; appena freddi, svuotarli, dalla parte che tocca la teglia, con l'ausilio di un coltello appuntito. Preparare la crema e farla freddare, una ciotola con il liquore, un piatto con lo zucchero; quindi inzuppare nel liquore i biscotti dal lato dorsale e riempirli abbondantemente di crema, unirli a due a due a mo' di pesca, quindi passarli nello zucchero ed infine decorare con la fogliolina verde, inserendola nella saldatura.
Pesche Sciroppate
pesca, zucchero, succo di limone, eventuali aromatizzanti(cannella, vaniglia, maraschino).,
Scegliete delle pesche mature ma ancora ben sode ed immergetele brevemente nell'acqua bollente; quindi spellatele Tagliatele in quarti, liberatele dal nocciolo levando eventuali parti scure e tuffatele via via in acqua acidula con succo di limone. In una casseruola ponete le pesche sgocciolate aggiungendo per ogni kg di polpa un litro d'acqua, 70 gr di succo di limone e lo zucchero (circa 100 gr.). Portate a ebollizione per non meno di 5 minuti, mescolando senza rompere i pezzi. Quindi scolate via i quarti di pesche lasciando sul Fuoco lo sciroppo fino a ridurlo a circa metà del volume. Disponete nei vasi le pesche raffreddate badando a non superare l'altezza della base del collo dei contenitori versare lo sciroppo intiepidito, fino a un centimetro e mezzo dall'orlo, agitando di tanto in tanto per facilitare la salita delle bolle d'aria e per coprire completamente le pesche. Se lo desiderate, aggiungete un pizzico di cannella o vaniglia oppure un bicchierino di maraschino.Chiudete ermeticamente, con decisione e senza forzare troppo. Fate bollire per 45 minuti.


PER QUELLO CHE RIGUARDA CALORIE ECC. VI CONSIGLIO DI VISITARE IL LINK VALORI NUTRIZIONALI NELLA SIDEBAR

mercoledì 2 luglio 2008

CAMPIONATO MONDIALE DI RACCHETTONI






NON HO FATTO IN TEMPO A METABOLIZZARE IL FATTO CHE VENGA CONSIDERATO SPORT CHE COSA MI RITROVO....IL CAMPIONATO DEL MONDO TRA POCHI GIORNI A DUE PASSI DA CASA. VERAMENTE E' GIA DA UN PO' CHE OVUNQUE CI SIANO CAMPI IN SABBIA SI SVILUPPINO TORNEI DI BEACH VOLLEY E BEACH TENNIS A QUALSIASI LIVELLO MA NON PENSAVO CHE TIRASSE COS' TANTO. PER GIOCARE E' NECESSARIO IL RACCHETTONE OMOLOGATO. DI SEGUITO UN PO' DI STORIA, LINK AL SITO UFFICIALE E VIA COSI'....
E'un incrocio tra il tennis e la pallavolo, oggi e' praticato in tutte le spiagge del mondo. Dalla California alla Romagna, dal Brasile alle HawaiI. Non c' e' stabilimento balneare che non si sia attrezzato a questo nuovo sport. Piu' veloce del tennis, piu' spettacolare del volley. Nel 2008 a Marina di Ravenna (Ravenna ) il 26 luglio al 3 agosto si svolgeranno i 8° Campionati Mondiali di beach tennis.
La premessa fondamentale verte sulla considerazione che il beach tennis, negli ultimi anni, ha avuto un successo senza precedenti. Sulle spiagge italiane e' la moda del momento, si chiama beach tennis e come potete facilmente intuire e' una sorta di tennis da spiaggia. Come il beach volley ricalca la pallavolo, cosi' il beach tennis ricalca le regole del tennis. Piu' spettacolare e divertente, perche' la pallina non puo' toccare il suolo; e' facilissimo da praticare. L' Italia scopre il beach tennis. Dalla California alle spiagge italiane il passo e' breve, si e' sviluppato in sordina sulle nostre spiagge e ora ambisce a diventare sport olimpico. Il termine beach tennis, per chi non lo sapesse, non e' nient' altro che una definizione in inglese dei cosidetti "racchettoni", uno degli sport da spiaggia piu' popolari della riviera. Ormai il beach tennis e' praticato su ogni lembo delle spiagge italiane. Ed e' sulla riviera romagnola, che il beach tennis ha subito trovato terreno fertile per mettere radici e partire cosi' alla conquista delle altre spiagge italiane. In Romagna questo sport e' di casa, nella zona che va da Riccione fino ai Lidi Ferraresi sono stati allestiti piu' di cinquemila campi di beach tennis, perennemente occupati. Il motivo del successo sono i costi bassi e il fatto che questa disciplina obbliga a sforzi intensi e coinvolge muscoli e riflessi. Questo successo e' stato determinato principalmente dal fatto che il tennis e' il terzo sport piu' praticato nel mondo, che in Italia quasi 4 milioni di persone almeno saltuariamente giocano a tennis.




IL DOTT.GIANDOMENICO BELLETTINI



Inventore del BeachTennis, ha introdotto l’eliminazione del doppio vantaggio sul 40 pari, nonché la rete a 1,70 di altezza, il campo 8 x 16. È il fondatore della Federazione Italiana Beach Tennis, l’inventore del logo-marchio Internazionale, l’ideatore delle racchette in grafite e fibra di vetro, del sito internet, fondatore della federazione mondiale IFBT che conta 53 nazioni. Tutte le regole del beach tennis le ha create lui.La parola beach tennis é stata inventata dal dott.Bellettini.Il primo libro sul beach tennis è stato scritto dal dott.Bellettini nel 1997.


La storia


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Non si sa esattamente come e' nato il beach tennis; sappiamo che all' inizio degli anni Ottanta in alcuni stabilimenti balneari della Romagna, precisamente nella provincia di Ravenna, nascevano i primi campi e si cominciava a giocare a beach volley. Nello stesso periodo si giocava a tamburello, e a racchettone. Il passo e' stato breve, quando dal semplice palleggiare una pallina si e' voluto fare una partita. E visto che erano disponibili i campi da beach volley, si e' incominciato a giocare dentro questi campi. Inizialmente si giocava con la rete alta da pallavolo, poi dopo qualche anno si e' passati alla rete alta 1,67 m. per aumentarne la velocita' e la spettacolarita' del gioco.