PRIMA PARLIAMO DEL RATTO NERO:
Questa interessante specie di ratto è quasi sicuramente originaria del subcontinente Indiano, dal quale si è diffusa in tutto il mondo abitato soprattutto viaggiando come clandestino a bordo delle navi (uno dei suoi nomi è proprio "ship rat").
E' un abilissimo arrampicatore e possiede notevoli doti di equilibrismo, per cui tende a colonizzare di preferenza luoghi alti quali fienili, legnaie, soffitte, etc. che spesso raggiunge camminando sui fili della luce e del telefono.Può nidificare anche sugli alberi, e a questo riguardo mostra una spiccata preferenza per i pini marittimi e le palme
La lunghezza del corpo è di 15-22 cm, a cui ne vanno aggiunti altri 18-25 di coda. Il peso raggiunge i 200-220 grammi (Rattus norvegicus, assai più grande, arriva fino a oltre 500 gr.)
Il pelo è folto e morbido, da grigio a nero sul dorso e bianco sul ventre. La coda è uniformemente scura.
Ogni femmina può partorire fino a sei nidiate nel corso della sua vita, che mediamente dura 9-12 mesi. Ogni nidiata può essere costituita da 6-10 piccoli, che raggiungeranno la maturità sessuale nel giro di due-tre mesi.
A causa della sua elevata neofobìa (paura e sospetto per le novità) è uno degli infestanti più difficili da controllare, in quanto mostra sia scarso interesse per le esche topicide, sia una tendenza allarmante ad evitare trappole ed altre insidie.Il Rattus rattus è un noto vettore di pericolosi agenti patogeni per l'uomo, tra i quali figura il famigerato agente della peste Yersinia pestis.
La trasmissione avviene per tramite di una specie di pulce (Xenopsylla cheopis) che, pur essendo un parassita specifico del Ratto nero, non di rado morde l'uomo contagiandolo.
POI DEL BRANZINO O SPIGOLA:
.....Habitat e abitudini - Specie eurialina, capace di vivere sia in mare aperto che in acque salmastre o dolci. La spigola si sposta spesso da uno all'altro di questi habitat, spesso seguendo il flusso delle maree. In mare è presente abitualmente lungo le coste e le praterie di posidonia. In acque salmastre si incontra con maggior frequenza nelle lagune. Spesso la spigola s’inoltra all’interno dei porti od in vicinanza degli scarichi urbani. In acqua dolce preferisce gli ambienti dei fiumi a lenta corrente, dei quali risale il corso anche per molti chilometri. Mentre i soggetti immaturi ed i subadulti della spigola sono gregari, i soggetti adulti di maggiore taglia e quelli senili vivono a coppie o isolati. I branchi di giovani compiono in primavera delle migrazioni trofiche dal mare alle acque salmastre al fine di alimentarsi. Da gennaio a febbraio gli adulti di taglia minore compiono invece migrazioni riproduttive dalle acque dolci e salmastre al mare. Generalmente la spigola ha il suo picco di maggiore attività durante le ore notturne o crepuscolari, ma in particolari condizioni si muove anche durante il giorno, specialmente durante le mareggiate quando le acque sono torbide. Il forte moto ondoso spinge la spigola a mettersi in caccia per predare, a livello delle onde frangenti, tutti quegli organismi che l’erosione mette allo scoperto.
Alimentazione - In mare la spigola preda molte specie di pesci, come piccole anguille, cefali, latterini, ecc., rientrano nella dieta anche cefalopodi, crostacei, molluschi e vermi policheti. Nelle acque dolci e salmastre, oltre a pesci ed invertebrati, può aggiungere alla sua dieta quei piccoli mammiferi, come arvicole e ratti, che talvolta attraversano gli specchi d’acqua...........
E INFINE RIPOSTO L'ARTICOLO DI REPUBBLICA SU FILICUDI
E A FILICUDI SCOPPIA LA PSICOSI-TOPI. "CI HANNO INVASO, SONO MILIONI"
DI DEL RE PIETRO
________________________________________
Nessun commento:
Posta un commento