mercoledì 29 aprile 2009

CROUPIER FARMACEUTICI


E' UNA MERAVIGLIA - VEDERE IL TUO LAVORO SPUTTANATO DA MIGLIAIA DI GIORNALISTI INCOMPETENTI. ED E' STUPENDO CHE NON APPENA I GIOCHI MILIARDARI SONO STATI FATTI SULLA PELLE DELLA GENTE COMUNE QUELLE STRUTTURE CHE DOVREBBERO TUTELARCI FACCIANO FINTA DI FARLO.


L'INFLUENZA SUINA - NON APPENA SI E' AVUTA UNA RIPERCUSSIONE ECONOMICA NEGATIVA NEL SETTORE AGROALIMENTARE E' DIVENTATA X INCANTO "LA NUOVA INFLUENZA" (ORDINANZA CEE)- TANTO ORAMAI HANNO SEMINATO PANICO E MORTE E BEN 4 MULTINAZIONALI FARMACEUTICHE SI STANNO SCANNANDO(TRANQUILLI FANNO FINTA) X PRODURRE IL VACCINO AL + PRESTO....INCREDIBILE LEGGO SUL CARLINO DI OGGI - NELLO STESSO ARTICOLO - CHE IL MINISTRO TRANQUILLIZZA GLI ITALIANI XCHE' ABBIAMO I VACCINI ANTIVIRALI (CHE NON SONO EFFICACI X QUESTA PATOLOGIA PERO' SE PER CASO ARRIVASSE DI NUOVO LA SPAGNOLA) E CHE IL PREMIER E' SINCERAMENTE DISPIACIUTO XCHE' C VORRANNO TRE MESI X AVERLI...CMQ CI TRANQUILLIZZA TUTTI XCHE' IN ITALIA SENZA VISTO GLI EXTRA NON POSSONO ENTRARE E QUESTO VALE ANCHE X L'INFLUENZA!!!


X QUANTO RIGUARDA I PRESUNTI CALI DELLE VENDITE DI CARNE - SAPPIATE CHE LUNEDI' MATTINA(IL TAMTAM MEDIATICO E' CULMINATO NEL WEEKEND FESTIVO NON POTEVANO AVERE DATI DI ORDINI) LA GDO AVEVA GIA' PREVISTO DI COMPRARE CIRCA IL 50% IN MENO DI CARNE SUINA - NON SI SA MAI ...INTANTO FACCIAMO CALARE IL PREZZO ALL'INGROSSO...MA PROVATE A GUARDARE SE A OGGI E CALATO AL DETTAGLIO! FORSE DOMANI

COSI' NON VA.......VERONICA


EPPURE NON SI PUO' ANDARE SEMPRE IN GIAMAICA L'OTTO DI AGOSTO CON UN VOLO CHARTER XCHE' IN NAVE NON C'ERA + POSTO (E.BENNATO)


LEGGO OGGI SU TUTTI I GIORNALI DELLE DICHIARAZIONI DELLA MOGLIE DI SILVIO ALL'ANSA - NOTATE CHE TUTTE LE TESTATE HANNO RIPORTATOINTEGRALMENTE LA DICHIARAZIONE, ANCHE IL GIORNALE - E X QUESTO MOTIVO PUBBLICO SOLO QUELLO CHE MI HA COLPITO MAGGIORMENTE.

NON SO XCHE': FORSE SONO SCHIFATO DA QUELLA POLITICA BASTARDA CHE PRATICANO TUTTI, FORSE NON MI SCANDALIZZANO + LE DICHIARAZIONI RINNEGATE PRIMA ANCORA DI ESSERE RILASCIATE, FORSE NON MI INTERESSA CHE LE DONNE PUR DI ARRIVARE (ALCUNE) SPUTINO SOPRA AL LAVORO PROFESSIONALITA' ECC. DI TUTTO IL LORO GENERE MA CHE IL BERLUSCA METTA IN LISTA LE VELINE NON ME NE FREGA UN CAZZO!


SE PERO' AVETE LETTO O VOLETE LEGGERE LA DICHIARAZIONE DI VERONICA LARIO VORREI SEGNALARVI IL PUNTO CHE MI HA TURBATO DI + E CHE PROBABILMENTE HA COLPITO ANCHE IL NS PSICONANO.


....». La signora Berlusconi parla anche della notizia, pubblicata ieri da «Repubblica», secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d’una ragazza di 18 anni: «Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perché non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato».....

MA COMEEEEE....IL PARTITO E' LA SUA FAMIGLIA, IL MILAN E' LA SUA FAMIGLIA, GLI ABRUZZESI SONO SUOI FRATELLI (NON SO PERO' SE VOGLIONO ESSERLO ANCHE DI PREVITI E CO) E LUI NON PARTECIPA AI COMPLEANNI DEI SUOI FIGLI. E POIIIIII COSA VUOL DIRE CHE E' STATO INVITATO????? MA QUANDO,RARAMENTE, E' A CASA SUA, VICINO A QUELLA MEGATOMBAPIRAMIDETEMPIO CHE SI E' FATTO COSTRUIRE X CONSERVARE LE SUE SPOGLIE (A PARTE CHE, VISTA LA STATURA, POTEVA ANCHE FARLA + PICCOLA) X CENARE DEVE ESSERE INVITATO??? E SE X CASO E' COSI' X CENARE FIGURATEVI POVERETTO COSA DEVE FARE X TROMBARE - AH BEH NO...E' VERO...CI SONO LE VELINE, LE MINISTRE E LE DICIOTTENNI!!!


SILVIO RISPONDE

I miei figli mi vogliono bene, sono il piu' amato tra i genitori
(ANSA) - VARSAVIA, 29 APR - 'Io faro' la campagna elettorale con a fianco queste cosiddette veline e loro parleranno insieme con me', ha annunciato il premier. 'E diranno quali sono i loro titoli di studio', ha aggiunto Silvio Berlusconi da Varsavia dove partecipa al congresso del Ppe.'I miei figli - ha aggiunto - mi vogliono un bene dell'anima. Credo di essere il piu' amato tra i genitori e credo gli italiani possano giudicare con quale sinistra abbiamo a che fare'.


MA CHE CZO CENTRA LA SINISTRA STAVOLTA - LA DICHIARAZIONE L'HA FATTA SUA MOGLIE

domenica 26 aprile 2009

WHISKY IL RAGNETTO


QUESTA CANZONCINA (TXT TRATTO DA FILASTROCCHE.IT) E' INDICATA PER I BIMBI DA 0 A3 ANNI OPPURE PER PERSONE CON + DI 42!!!

IL VIDEO E' L'UNICO CHE CON UNA BREVE RICERCA NON ERA INTERPRETATO DA UN BIMBINO - SAPETE CHE CI SONO GENITORI DEFIC.... CHE METTONO IN RETE I LORO FIGLI- ED E' STATO SCELTO X QUESTO MA L'ANIMAZIONE NON E' PROPRIO ORTODOSSA.

GRADIREI RICEVERE ALTRI VIDEO DA VOI INTERPRETATI IN MODO CORRETTO







Prima versione

Whisky il ragnetto sale la grondaia
Sale la grondaia sale, sale su, su, su
Cade la pioggia bagna la grondaia
Whisky il ragnetto svelto scende giù
Torna il sole asciuga la grondaia
Whisky il ragnetto presto torna su, su,
E non si vede più!



Seconda versione

Whisky ragnetto che sale la montagna
la pioggia lo bagna
e Whisky cade giù, giù, giù!
Ma ecco esce il sole
e Whisky si è asciugato
risale la montagna e va sempre più sù, sù, sù!
Sulla montagna c'è una casetta
con una streghetta
che se lo vuol mangiar, gnam, gnam!
Ma Whisky è molto furbo
riscende la montagna
e va dalla sua mamma
e non la lascia più, più, più!

sabato 25 aprile 2009

mercoledì 22 aprile 2009

LIBERI???

TRE GIORNI DI ANTICIPO SUI DISCORSI "SERI ED INOPPORTUNI" DELL'ALFREDO DI TURNO.....

martedì 21 aprile 2009

NON SO PIU' COSA DIRE....


TRENT'ANNI FA QUANDO I MIEI GENITORI ADOTTARONO UN FIGLIO "INDIANO" SI TROVARONO DAVANTI A QUALCHE PROBLEMA DI RAZZISMO MA SINCERAMENTE X I + MIO FRATELLO ERA UNA PERSONA QUALUQUE.

IO NELLA MIA INCOSCIENZA DA ADOLESCENTE PENSAVO CHE LA STORIA,L'ABITUDINE A VIVERE CON PERSONE DI ALTRE RAZZE, LO STUDIO E L'INTELLIGENZA UMANA CHE RITENGO SI PERFEZIONI OGNI GIORNO DI + AVREBBERO PORTATO A UN RISULTATO DI TOLLERANZA TOTALE.

E INVECE: "I CINESI NON MI PIACCIONO XCHE' MANGIANO I GATTI" oppure "I RUMENI E GLI ALBANESI SONO DEI LADRI" FINO AD ARRIVARE A STADI INTERI CHE OFFENDONO I CALCIATORI DI COLORE. E QUANDO SI ARRIVA A UNO STADIO INTERO NON CI SONO + ETA' E PENSIERO POLITICO A DIVIDERCI: IL PROBLEMA E' GENERALE.

OLTRE AD AVER LETTO TUTTO QUELLO CHE E' SUCCESSO DOMENICA A TORINO MI SONO RIGUARDATO UN PO' ANCHE I FATTI SCANDALOSI DEL RECENTE PASSATO TIPO INTER/MESSINA (allora zio Moratti era meno scandalizzato) E LA BELLISSIMA INIZIATIVA DEI GIOCATORI DEL TREVISO CHE SCESERO IN CAMPO CON IL VISO DIPINTO DI NERO X SOLIDARIETA' CON UN LORO COMPAGNO. MA CZO POI LEGGO CHE ANCHE IN INGHILTERRA DOVE I COLORED CONVIVONO DA SECOLI COI BIANCHI LA SITUAZIONE E' LA STESSA E MI DEPRIMO: IL LIMITE ALL'INTELLIGENZA C'E' DI SICURO MA C'E' UN LIMITE ALLA DEFICENZA???


LONDRA (Inghilterra) - Se in Italia è scoppiata la polemica per i presunti cori razzisti indirizzati a Balotelli dalla curva giallorossa durante Inter-Roma, in Inghilterra non stanno messi meglio. Sol Campbell, capitano del Portsmouth, ha lanciato dalle colonne del 'Guardian' la proposta di sottrarre punti in classifica alle squadre i cui tifosi si siano resi responsabili di atti di intolleranza. "L'unico modo per fermare l'intolleranza razziale è sottrarre punti ai club. - ha detto Campbell - Credo che le autorità calcistiche debbano fare di più da questo punto di vista". Campbell era stato bersaglio di cori beceri durante la gara contro il Tottenham del settembre scorso: i tifosi degli Spurs, che non hanno ancora perdonato la scelta di Campbell di lasciare il Tottenham nel 2001 per trasferirsi agli "odiati" cugini dell'Arsenal, durante tutta la gara lo beccarono pesantemente, portando poi Campbell a dichiarazioni molto pesanti alla fine della gara.

venerdì 17 aprile 2009

NON DO NIENTE di Giacomo Di Girolamo

DALLA MIA MAIL:


Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi
>raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la
>mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il
>contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non
>telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto
>telefonico, non manderò nessun sms al costo di un euro. Non partiranno
>bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case
>al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti,
>peraltro ormai passati di moda.
>
>Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei
>calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del
>premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette
>no – stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera.
>Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà,
>che in questo momento, da italiano, io possa fare.
>
>Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese, lo
>stereotipo dell’italiano generoso, del popolo pasticcione che ne
>combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con
>questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di
>questa Italia. Non voglio che si perdoni più nulla. La generosità,
>purtroppo, la beneficienza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi
>sull’orlo del pozzo di Alfredino, a vedere come va a finire,
>stringendoci l’uno con l’altro. Soffriamo (e
>offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un
>centimetro.
>
>Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi
>coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo.
>Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste
>tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti,
>per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E
>quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani.
>E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che
>attraversano l’economia del nostro Paese. E nelle mie tasse c’è
>previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi
>specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che
>succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe
>politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma
>proprio nulla, che non sia passerella.
>
>C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a
>visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli
>altri – da noi contribuenti. Ma a fare cosa?
>Ce n’era proprio bisogno? Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse
>due. Poi Berlusconi ha parlato di "new town" e io ho pensato a Milano 2
>, al lago dei cigni, e al neologismo: "new town". Dove l’ha preso? Dove
>l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente?
>
>Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve
>essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori.
>Ecco come nasce "new town". E’ un brand. Come la gomma del ponte.
>
>Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura
>Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che
>"in questo momento serve l’unità di tutta la politica". Evviva. Ma io
>non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di
>politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti,
>avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con
>diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che
>calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia.
>Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che
>non c’è.
>
>Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha
>servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto
>Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo
>euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei
>lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po’ dei loro risparmi
>alle popolazioni terremotate.
>
>Poi ci fu l’Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico
>versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo
>tutti come è andata. Dopo l’Irpinia ci fu l’Umbria, e San Giuliano, e
>di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare
>indifferente.
>
>Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre
>come prima? Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere
>bene un euro: comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che
>una delle scuole crollate a L’Aquila in realtà era un albergo, che un
>tratto di penna di un funzionario compiacente aveva trasformato in
>edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi
>requisiti di sicurezza per farlo.
>
>Ecco, nella nostra città, Marsala, c’è una scuola, la più popolosa,
>l’Istituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è
>un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza
>rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha
>speso quasi 7 milioni di euro d’affitto fino ad ora, per quella scuola,
>dove – per dirne una – nella palestra lo scorso Ottobre è caduto con lo
>scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C’è una scala
>Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il
>controsoffitto in amianto.
>
>Ecco, in quei milioni di euro c’è, annegato, con gli altri, anche
>l’euro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere
>nulla, se non come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per
>tornaconto. Stavo per digitarlo, l’sms della coscienza a posto, poi al
>Tg1 hanno sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante
>la diretta sul terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io,
>con il canone, ho capito che già era qualcosa se non chiedevo il
>rimborso del canone per quella bestialità che avevano detto.
>
>Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa
>succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i
>furbi.
E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto
>è il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l’alibi per non
>parlare d’altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la
>maggioranza (tutta, anche quella che sta all’opposizione) perché c’è il
>terremoto. Come l’11 Settembre, il terremoto e l’Abruzzo saranno il
>paravento per giustificare tutto.
>
>Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se
>solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare
>gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli
>dei super manager, accorpando le prossime elezioni europee al
>referendum. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova
>cosa che penso mi monta sempre più rabbia.
>
>Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia,
>il mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio
>diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia
>dentro che diventa pianto, quando sento dire "in Giappone non sarebbe
>successo", come se i giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se
>il know – how del Sol Levante fosse solo un’ esclusiva loro. Ogni
>studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le
>costruzioni. Glielo fanno dimenticare all’atto pratico.
>
>E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel
>frastuono della televisione non c’è neanche un poeta grande come
>Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli
>ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno
>fatti morire di noia. Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i
>poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso. Come la natura
>quando muove la terra, d’altronde.

Giacomo Di Girolamo

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